Furci, la maggioranza si salva per un voto: ok al Bilancio, evitato lo scioglimento
di Andrea Rifatto | 21/11/2017 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 21/11/2017 | POLITICA
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Il Consiglio di ieri sera
La maggioranza si salva per un voto e scongiura lo scioglimento del Comune di Furci Siculo per mano del commissario ad acta della Regione. Dopo due sedute andate a vuoto, ieri sera è infatti arrivato l’ok definitivo da parte del Consiglio comunale al Bilancio consuntivo 2016, che si trascinava da mesi senza ottenere l’approvazione per una serie di questioni che hanno visto fronteggiarsi l’Amministrazione e gli Uffici da una parte e il revisore dei conti e l’assemblea dall’altra. Il Rendiconto ha ottenuto sei voti favorevoli arrivati dal presidente Gianluca Di Bella e dai consiglieri di maggioranza Angelo Garufi, Rosario Ferrara, Giovanni Curcuruto, Concetto Ralli e Rosaria Ucchino (questi ultimi due sono anche assessori), mentre hanno espresso voto contrario i quattro di minoranza presenti alla seduta (Francesco Rigano, Piero Trimarchi, Sarah Vita e Chiara Cocuccio) e l’indipendente Santi Settimo, che un anno fa ha lasciato lo schieramento che fa riferimento al sindaco Sebastiano Foti. Assenti Martina Casablanca e Agatino Pistone in maggioranza e Francesco Moschella nell’opposizione (assenza rivelatasi decisiva visto che in caso di parità il bilancio sarebbe stato bocciato), mentre l’indipendente Raluca Sandra ha lasciato l’Aula poco prima della votazione durante una pausa ai lavori, chiesta dal capogruppo di maggioranza Garufi dopo l dichiarazione di voto contrario da parte dell'opposizione. In seguito alle modifiche apportate dalla Giunta il Consuntivo 2016 si chiude con un rosso di 401mila che sulla carta dovrebbe essere ripianato entro fine legislatura. Impresa piuttosto ardua. “Un Rendiconto frutto di una gestione condizionata dall’approssimazione con cui questa Amministrazione, nel 2016 e negli anni precedenti, ha gestito le entrate tributarie – ha commentato il capogruppo di opposizione, Francesco Rigano – prevedendone in misura elevata rispetto a quanto poi si è effettivamente incassato, generando una gran mole di residui attivi a causa della differenza tra previsione di entrata e accertamento definivo. Al 31 dicembre 2016 abbiamo sì avuto un risultato di amministrazione di 1 milione 232mila euro rispetto ai 372mila di fine 2015, ma allora avevamo una disponibilità di cassa di 26mila euro, adesso invece chiudiamo con un rosso di 401mila euro. A leggere quanto scritto dal revisore dei conti è stata utilizzata una voce che prima non si era considerata, ossia un’anticipazione liquidità di 835mila euro ottenuta nel 2014 dalla Cassa Depositi e Prestiti di cui gli Uffici Finanziari del Comune avrebbero potuto tenerne conto anche nel 2015” – ha sottolineato Rigano lanciando una stoccata ai funzionari presenti in Aula. A far esprimere alla minoranza voto contrario sul Rendiconto 2016 “la maniera ballerina con cui la Giunta l’ha modificato negli ultimi 15 giorni, con un’operazione che non ci convince dopo che era stato negato che si potesse fare. E inoltre approviamo un disavanzo senza aver previsto gli strumenti per poterlo sanare e alla scadenza del termine entro cui poter approvare un’eventuale variazione di assestamento per la salvaguardia degli equilibri di bilancio (30 novembre). Ci resta solo da sperare – ha concluso Francesco Rigano – nel prossimo bilancio”. Ossia il Previsionale 2017, che secondo quanto affermato ieri sera dal vicesindaco con delega alle Finanze Maria Vera Scarcella, sollecitata dal presidente del Consiglio a dare notizie sulla sua redazione, dovrebbe essere approvato domani dalla Giunta per poi arrivare in Consiglio dopo 20 giorni. Anche su questo strumento incombe l’azione del commissario della Regione e dunque i tempi devono essere celeri.