Furci, maggioranza in panne sul Bilancio: l'opposizione abbandona per protesta
di Andrea Rifatto | 27/12/2017 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 27/12/2017 | POLITICA
2037 Lettori unici
L'uscita di Rigano e Vita dall'Aula
Chi di abbandono ferisce… di abbandono perisce. Si può riassumere così la seduta del Consiglio comunale di questa mattina a Furci Siculo, convocata in seduta straordinaria e urgente dopo quella di venerdì, chiusa per l’abbandono dell’Aula da parte della maggioranza, con all’ordine del giorno il provvedimento di ripiano del disavanzo di amministrazione dell’esercizio 2016, l’approvazione del Documento unico di programmazione e del Bilancio di previsione finanziario 2017/2019 e l’approvazione di una transazione tra il Comune e un legale. Il finale è stato praticamente identico a quello di cinque giorni fa. In Municipio si sono presentati in prima convocazione, alle 10, solo il presidente Gianluca Di Bella e sei consiglieri del gruppo di maggioranza (Angelo Garufi, Giovanni Curcuruto, Agatino Pistone, Rosario Ferrara, Rosaria Ucchino e Concetto Ralli), mentre erano necessari almeno nove componenti per avere il numero legale e poter dare il via ai lavori. Un’ora dopo si sono aggiunti gli esponenti di minoranza Francesco Rigano e Sarah Vita e l’indipendente Santino Settimo, cosicché è stato possibile aprire la seduta. Assenti Martina Casablanca in maggioranza, Francesco Moschella, Pietro Trimarchi e Chiara Cocuccio nell'opposizione e l'indipendente Raluca Sandra. Dopo l’approvazione del ripiano del disavanzo di amministrazione dell’esercizio 2016 con sette voti favorevoli, un astenuto (Settimo) e due contrari (Rigano e Vita), al momento di discutere il Bilancio di previsione finanziario 2017/2019 i consiglieri di opposizione hanno deciso di abbandonare il Consiglio facendo così cadere il numero legale e costringendo il presidente Di Bella a chiudere la seduta. Uno “stratagemma” usato dalla maggioranza la settimana scorsa per evitare la bocciatura dello strumento finanziario, e quindi lo scioglimento del Consiglio con l’arrivo del commissario, sfruttato oggi dall’opposizione anche per rimarcare un dato politico inconfutabile: un’Amministrazione comunale che non ha più i numeri per governare e che continua a zoppicare su argomenti di vitale importanza come quelli di natura economico-finanziaria. Sindaco e assessori non hanno gradito di essere rimasti "vittime" oggi della mossa del gruppo che fa capo a Rigano, ritenendo che si sia trattato di un gesto che danneggia il paese. “La nostra è una protesta politica per quello che è successo in questi giorni – ha spiegato prima di andare via il capogruppo di minoranza Rigano – ormai il ruolo del consigliere comunale è totalmente svilito. Dopo i forti ritardi nel far giungere il bilancio in Consiglio avevamo dato la disponibilità ad anticipare i tempi per la seduta del 22, in cui la maggioranza ha preferito far saltare il numero legale: poi la nuova convocazione per questa mattina, dopo un sabato e tre giorni festivi in cui il Comune era chiuso e non abbiamo avuto la possibilità di visionare alcuni atti che avevamo chiesto e che addirittura ci sono stati inviati alle 10.30 di oggi. Tra l’altro abbiamo saputo che è giunta una nota della Corte dei conti con osservazioni sul bilancio di previsione 2016 e sul Consuntivo 2015: noi consiglieri non conosciamo il contenuto di questo atto ma riteniamo che oggi non si possa discutere del Previsionale 2017 perché ci sono delle criticità pregresse che dobbiamo conoscere. Il nostro abbandono non è un voler fare un danno al Comune – ha sottolineato Rigano – ma una protesta per rimarcare che questa amministrazione non ha più i numeri per andare avanti”. “Mi trovo d’accordo con il capogruppo Rigano sui forti ritardi e sullo svilimento del ruolo del consigliere – ha detto il presidente Di Bella – neanche io riesco a svolgere il mio ruolo quando arriva in Aula un Bilancio di previsione a fine anno. Già da aprile ho inviato una nota chiedendo ad Amministrazione e Uffici di attivarsi per portare in Consiglio i bilanci e mi assumo la responsabilità su alcuni rallentamenti di natura tecnica che ci sono stati negli ultimi dieci giorni. Ma penso che per la comunità sia doveroso approvare o votare contro questo bilancio in Consiglio, ma se si ha l’obiettivo di creare danno alla cittadinanza nessun problema, ognuno è libero di far cadere il numero legale come abbiamo fatto noi. La nota della Corte dei conti – ha aggiunto Di Bella – è pervenuta il 20 dicembre e adesso provvederemo a inviarla ai consiglieri”. Adesso sarà necessaria una nuova convocazione del Consiglio comunale, che avverrà molto probabilmente per venerdì 29 dicembre. Il termine ultimo concesso dal commissario della Regione per l'approvazione del Bilancio di previsione 2017/2019 è il 22 gennaio ma entro fine anno l'Ente deve adempiere ad obblighi contabili che senza il via libera al documento non possono essere rispettati. Memore di quanto accaduto oggi, nella prossima seduta la maggioranza potrebbe a questo punto non presentarsi nelle prime due convocazioni e andare in Aula solo alla terza (il giorno dopo), quando basterà la presenza di sei consiglieri (2/5 del totale) per approvare il Bilancio. E tenere ancora una volta a galla la nave.