Sabato 23 Novembre 2024
Conclusa l'esperienza all'interno del partito. Le ragioni della decisione


Furci, Pierangelo Micalizzi lascia il Pd e la guida del Circolo cittadino

10/03/2018 | POLITICA

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Pierangelo Micalizzi

“Già dallo scorso dicembre non ricopro più la carica di segretario del Partito democratico furcese e, con oggi, si conclude anche la mia esperienza all’interno del Pd”.  É quanto comunicato da Pierangelo Micalizzi, ormai ex segretario del Partito democratico di Furci Siculo. “Scelta, comunque, maturata già da tempo – spiega – non sono più in grado infatti di essere partecipe di un gruppo che merita un coordinamento continuo e diretto, volto al ripristino di una struttura partitica che deve avere come punto di riferimento una figura che con autorevolezza possa fare da collante con il nuovo gruppo dirigente democratico nazionale che, come credo, presto verrà definito. Da un anno e mezzo, infatti, motivi lavorativi mi hanno spinto lontano dalla Sicilia e, proprio per questa ragione, non mi è più possibile essere in costante contatto con le dinamiche che a livello locale emergono tanto nel Pd quanto, più in generale, nel nostro territorio. Complessa è stata l’esperienza appena conclusasi: il poco interesse da parte degli organi dirigenziali partitici nei confronti della causa siciliana ed in particolare messinese sono il segno più tangibile dei motivi per cui oggi il Meridione non ha riconosciuto l’apporto necessario al Partito democratico per spingersi oltre la soglia del 20% dei consensi complessivamente espressi. Dato, questo, inequivocabile: è sembrato quasi che molto più della base, della tessera, del senso di appartenenza, della passione di militare all’ interno di un’organizzazione partitica sia stato più importante ascoltare e “premiare” personalità lontane dalla storia del nostro partito in questi anni, azionisti di maggioranza esterni estranei all' ideologia-dem con la quale non hanno mai avuto nulla a che fare. Questa è la principale discriminante per cui, già nel 2017, due dei tre milioni di iscritti hanno lasciato il Pd. Per un tesserato l’indifferenza che nei propri confronti mostra il vertice di partito a cui appartiene è la sconfitta che brucia più di ogni altra. Il commissariamento del Pd messinese, conclusosi di recente ma protrattosi ben oltre gli undici mesi previsti da statuto, non ha favorito il riassetto organizzativo che necessitava il nostro partito”.

“Altro discorso è quanto espresso dall’esecutivo di Governo nella legislatura appena terminata. I governi a guida Pd hanno certamente operato più di quanto fatto da altri – prosegue Micalizzi – e, in taluni casi, anche meglio: gli ecoreati, le unioni civili, il “dopo di noi” sono oggi tematiche finalmente disciplinate da leggi dello Stato. La cultura individuata come servizio pubblico essenziale; la tutela delle biodiversità alimentari; il mancato superamento del bicameralismo perfetto... un’ occasione persa! Sono state queste più di altre leggi di sinistra, leggi coerenti con la cultura riformista, leggi da molti auspicate ma mai prima d’oggi portate a compimento. Ci sono stati indubbiamente anche tanti errori ("Buona scuola" e "Rosatellum" in testa) ma, si sa, solo chi non opera non sbaglia. Intendo ringraziare tutti coloro che mi hanno dato con fiducia la possibilità in questi anni di svolgere il ruolo di segretario di Circolo del Pd, e mi scuso se non sempre sono stato all’altezza del ruolo affidatomi”.

“In conclusione voglio augurare alla nostra Furci, a prescindere dal colori di partito, un futuro certamente migliore rispetto all’esperienza amministrativa ancora in corso. Furci merita il meglio e, legittimamente, lo deve ottenere. Merita un nuovo corso basato sulla legalità e la competenza di una persona che metta al centro del sistema istituzionale locale la propria professionalità rilanciando, con umiltà, il nostro paese. Si riparta dalla migliore personalità che la società civile furcese è in grado di esprimere. Solo rispettando gli indirizzi di efficienza, efficacia ed economicità Furci potrà rinascere. Solo affidandosi a chi porrà l'interesse collettivo come unica prerogativa amministrativa la nostra Furci potrà tornare grande. So che ce la faremo”.


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