Furci, pochi vigili e scarsa organizzazione. E si incassa solo il 25% delle multe
di Andrea Rifatto | 06/03/2017 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 06/03/2017 | POLITICA
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Il sindaco durante la risposta in aula
“Il Corpo dei Vigili urbani di Furci Siculo, per l’esiguità degli numero degli addetti alle sue funzioni, costituisce da più di dieci anni un problema di natura organizzativa e logistica”. Il sindaco Sebastiano Foti ammette le criticità del settore vigilanza del Comune rispondendo in Consiglio all’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza, con la quale sono stati chiesti lumi sulle modalità di riorganizzazione dei Vigili urbani, visto il ridotto numero di personale a disposizione, nonché sulla possibilità di formare personale interno all’ente al fine di potenziare il settore; sui costi delle integrazioni orarie, sulle multe complessivamente elevate e gli effettivi incassi, e sulle intenzioni dell’Amministrazione riguardo all’affidamento della direzione a un coordinatore. “Il Corpo è costituito in atto da sette unita, cinque precari e due effettivi, uno dei quali non utilizzabile per motivi di salute e prossimo al pensionamento, così come uno dei precari non è operativo sempre per problemi di salute – ha spiegato Foti –. In passato spesso le amministrazioni che si sono succedute hanno fatto ricorso a una figura esterna di comandante coordinatore per l’effettiva mancanza di questa figura nel nostro Comune e negli anni scorsi è stato individuato per tale ruolo il dipendente Paul Manuli. Quest’ultimo, per esigenze amministrative, è stato successivamente trasferito all’Ufficio Tributi”. Il sindaco ha ricordato come per potenziare l’attività di vigilanza sul territorio, attivando le misure adeguate a garantire l’espletamento dei compiti propri della Polizia municipale, sia stata predisposta l’integrazione oraria ai precari in taluni periodi dell’anno, per assicurare maggiore presenza e controllo del territorio e ottemperare a una serie di funzioni connesse. “Ciò è costato più di 50mila euro ma si è avuto un ritorno in termini di attività preventiva e repressiva alle violazioni al Codice della strada, che a Furci sono all’ordine del giorno” – ha evidenziato Foti. Problemi si riscontrano anche nell’incassare i proventi delle sanzioni. Tra il 2013 e il 2016 sono stati elevati verbali per un totale di circa 137mila euro (27mila nel 2013, 35mila 666 euro nel 2014, 33mila 869 nel 2015 e 40mila 355 nel 2016) ma sono stati incassati solo 35mila euro, ossia il 25%. “Una percentuale bassa – ammette Foti – ma è un trend che c’è in tutti i comuni in questo momento storico. Circa 100mila euro sono già stati iscritti a ruolo per essere recuperati. L’Amministrazione ha comunque pensato di attribuire a una unità interna le funzioni di coordinatore dei Vigili urbani, individuando la dipendente Lina Crisafulli, ma per il momento abbiamo deciso di accantonare questa idea per motivi di opportunità, in quanto la stessa è coinvolta nell’inchiesta giudiziaria che riguarda molti dei nostri impiegati”. L’Amministrazione ha quindi preso contatti con il Comando dei Vigili urbani di Letojanni, individuando l’agente Santi Triglia come possibile coordinatore dei vigili furcesi: “Ancora non vi è stata alcuna nomina – ha precisato il primo cittadino – ma si è discusso di alcune questioni come quella economica, perché non possiamo sforare il rapporto tra costo del personale e spese correnti. Non possiamo fare nuovi concorsi, l’unica soluzione è formare personale interno, ma ciò dipende dalla disponibilità dei dipendenti a impegnarsi per il loro paese”. Per il capogruppo di minoranza Francesco Rigano sono “evidenti le difficoltà a riscuotere le sanzioni, tanto che nell’ultimo bilancio è stata dimezzata la previsione delle entrate. Non possiamo dipendere dalla disponibilità degli impiegati – ha replicato Rigano – e la figura di coordinatore è inutile senza un gruppo, perché se manca la struttura organizzativa si avrebbe un coordinatore di sé stesso. Il problema va risolto prima dall’interno”.