Furci, situazione di bilancio critica ma sanabile: il sindaco aspetta gli evasori
di Andrea Rifatto | 30/08/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 30/08/2018 | POLITICA
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Sindaco e amministratori furcesi
“Una situazione economico-finanziaria piuttosto svantaggiosa ma verosimilmente gestibile e sanabile sia con una politica di spesa prudente e accurata, sia soprattutto con una maggiore celerità e incisività dell’attività di riscossione delle entrate correnti e dei residui attivi, che avrà anche l’effetto di conferire al Comune un’adeguata autorevolezza in materia di riscossione, associata un’immagine di doverosa equità per incentivare sempre più l’adempimento spontaneo dei cittadini e raggiungere una stabile e fondamentale solidità di bilancio”. È la fotografia delle casse del Comune di Furci scattata in occasione della redazione del bilancio consuntivo 2017, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale del sindaco Matteo Francilia e adesso pronto ad approdare in Consiglio. Un documento che si chiude con un disavanzo da 282mila euro, un rosso da ripianare nei prossimi ani che si aggiunge a quello da 401mila euro inserito nel bilancio di previsione 2017-2019 approvato nel dicembre dello scorso anno. Al suo insediamento, il nuovo governo cittadino ha trovato la mancata approvazione del Rendiconto 2017 e del bilancio di previsione, una consistente mole di residui passivi derivanti da entrate non riscosse negli anni passati, il disavanzo di amministrazione di 282mila euro al 31 dicembre 2017 e una costante e notevole anticipazione di tesoreria, pari a fine 2017 a 309mila euro. “La nuova amministrazione ha subito dato impulso alla ricognizione dei residui e di tutti gli elementi oggetto della contabilità, consultando al riguardo tutti i dipendenti, i responsabili, il revisore dei conti e i principali documenti, al fine di appurare l’effettiva situazione economico-finanziaria a pervenire nel più breve tempo possibile all’approvazione del Rendiconto e del bilancio di previsione – si legge nella relazione degli uffici allegata al Rendiconto 2017 –. L’elemento di maggiore criticità è senz’altro l’ammontare dei residui attivi maturati negli anni, riguardanti l’Imu, la tariffa rifiuti, il servizio idrico e la generalità delle entrate per tributi e servizi. Una prima ricognizione ha messo subito in evidenza i notevoli arretrati di lavorazione e la mancanza di misure esecutiva. Ritardi e carenze dell’amministrazione che vanno ad alimentare la cosiddetta evasione da riscossione, riducendo ulteriormente le possibilità di recupero dei crediti e alimentando la formazione dei residui. I primi provvedimenti della nuova amministrazione – viene annunciato – saranno dunque diretti a potenziare l’organico e l’attività dell’Ufficio Tributi, in modo da accelerare tutte le fasi di accertamento e riscossione e recuperare il gap nel più breve tempo possibile e poter poi lavorare le varie annualità in tempo reale. In tal modo si è fiduciosi nella possibilità di aumentare notevolmente nei prossimi anni la liquidità dell’Ente, con tutte le conseguenze positivi per i bilanci e per i servizi che il Comune deve erogare”. Dal rendiconto emerge come il fondo crediti di dubbia esazione si sia ulteriormente incrementato, raggiungendo la notevole cifra di 1 milione 739mila euro e determinando un disavanzo di 282mila euro, che l’Amministrazione si dovrà fare carico di ripianare negli esercizi successivi e comunque entro la fine della legislatura. Il mancato incasso dei residui ha inoltre comportato una crisi finanziaria che ha costretto il Comune ad avvalersi di costanti, notevoli ed onerose anticipazioni di cassa tramite il servizio tesoreria, il cui contratto è stato più volte prorogato a condizioni che oggi risultano particolarmente svantaggiose con riguardi ai tassi di interesse praticati. Il sindaco intanto si mostra fiducioso e attende gli evasori. “Dal prossimo mese di settembre sarà possibile recarsi in Comune, previo appuntamento, per ottenere un resoconto completo della propria posizione e regolarizzare tutto quanto dovuto, evitando così i maggiori oneri delle procedure esecutive connesse alla notifica delle cartelle di pagamento”. Si vedrà quanti risponderanno all'appello. Riguardo alle annualità già lavorate ed iscritte a ruolo presso Riscossione Sicilia spa (ex Serit), la nuova amministrazione ha immediatamente estratto l’elenco dei principali debitori e lo ha già segnalato all’agente della riscossione, chiedendo allo stesso di intervenire al più presto con le opportune azioni di riscossione coattiva (a seconda dei casi fermo amministrativo dei beni mobili registrati, pignoramento di stipendi, pensioni e altri crediti e/o, per i casi di maggior rilievo, iscrizione di ipoteca sui beni immobili). In relazione al servizio idrico, si sta provvedendo al recupero degli arretrati di lavorazione e, allo stesso tempo, si sta programmando l’attività di sospensione dell'erogazione per i soggetti in stato di morosità, per i quali è comunque necessario adottare tutte le cautele recentemente segnalate dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. “Tutto ciò costituisce un’attività doverosa e improrogabile per il risanamento del bilancio e per la garanzia dei servizi essenziali che il Comune deve assicurare – spiega il sindaco – al tempo stesso l’Amministrazione assicura il massimo rispetto del denaro pubblico, impegnandosi al contenimento di tutte le spese e cercando di svolgere ogni attività con le proprie risorse, ricorrendo dunque ai servizi esterni solo in caso di assoluta e obiettiva necessità”. Inoltre è anche intenzione dell’Amministrazione, nell’ambito di un complessivo riordino degli uffici, costituire un Ufficio unico in materia di entrate presso il quale accentrare la lavorazione di tutte le principali entrate Comunali (compresi i canoni di locazione, la Tosap, l'imposta sulla pubblicità e sulle affissioni, etc.) e gestirle con criteri di maggiore specializzazione e celerità, per assicurare così un’attività di riscossione più incisiva ed efficace.