Sabato 23 Novembre 2024
Invettiva contro l'ex esponente di opposizione. La replica di assessore e sindaco


Furci, Triolo torna in minoranza e attacca Pistone: "Lasci il Consiglio, ha tradito tutti"

di Andrea Rifatto | 25/03/2023 | POLITICA

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L'intervento di Triolo in Consiglio comunale

“È stato realizzato un sogno che solo il sindaco Matteo Francilia poteva far avverare: trasformare un mediocre consigliere di opposizione in un consigliere di maggioranza prestazionale e in assessore”. Parole pronunciate nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Furci Siculo dall’esponente di minoranza Sandro Salvatore Triolo (richiamato dal presidente Carmelo Maccarrone a non usare termini offensivi verso i componenti dell’aula), che ha attaccato l’ex collega di gruppo Agatino Pistone criticando il suo salto della staccionata compiuto ad inizio febbraio e chiedendone le dimissioni da consigliere. Triolo, passato indipendente a luglio 2020, ha inoltre comunicato di essere rientrato nel gruppo consiliare di minoranza “Disegniamo il futuro” con Rosaria Ucchino (capogruppo) e Paolo Mascena, annunciando la nuova composizione e motivandola con la scelta di aver voluto emarginare volutamente l’ex collega, che formalmente adesso in aula non fa parte di alcuno schieramento. “Sui veri obiettivi di Pistone non avevamo dubbi, fare l’assessore a tutti i costi - ha detto Sandro Triolo - cinque anni fa, con la strategia dell’attuale sindaco di non candidare alcun esponente della maggioranza uscente del sindaco Sebastiano Foti, si è intrufolato furbescamente all’interno del gruppo ‘Disegniamo il futuro’ con Francesco Rigano candidato sindaco, ma ahimé i numeri non sono stati tali da farlo entrare neanche in minoranza e sono state necessarie numerose rinunce programmate per potergli dare occasione di sedere nuovamente in Consiglio comunale. Che ci fosse un feeling tra lui e Francilia non è necessario che lo dica io - ha proseguito - ci sono aneddoti che parlano esplicitamente, come l’aver approvato l’ultimo bilancio consuntivo. E ciò la dice lunga”. Dunque ha ribadito la richiesta di dimissioni da consigliere “perchè è stato eletto in un gruppo che gli ha dato la possibilità di sedersi in aula dopo ragionate e sofferte scelte, malgrado non avesse avuto il consenso elettorale per tale mansione, ha tradito la compagine ‘Disegniamo il futuro’ e fa parte di una giunta di cui siamo stati oppositori”.

Agatino Pistone ha replicato ricordando che Triolo non ha mai comunicato al gruppo la decisione di passare indipendente e che gli altri consiglieri non hanno mai sottoscritto i suoi atti, spiegando di aver scelto di collaborare “con un’Amministrazione che in questi cinque anni ha fatto qualcosa di positivo, mentre lei pensa solo a criticare, insultare, protestare, anzichè agire per il paese”. Il sindaco Matteo Francilia ha parlato di “scelta legittima da parte di un consigliere che ha notato un cambio di passo e un miglioramento del paese, ravvedendosi per sposare un progetto e dare un contributo ad un percorso virtuoso di miglioramento che è sotto gli occhi di tutti. Certo, tanti errori si commettono e tanto altro si deve fare - ha ammesso - il nostro progetto deve proseguire e va consolidato e un consigliere, se nota cambiamenti positivi, può decidere di intraprendere un percorso diverso, è una cosa normale e giusta. Sono contento di quanto fatto da Francesco Moschella, c’è stato un rallentamento che è sotto gli occhi di tutti rispetto al suo lavoro in giunta nell’ultimo anno e mezzo, sul quale ci siamo spetto confrontati, e abbiamo portato avanti questa iniziativa di comune accordo e sono contentissimo di quanto sta facendo Agatino Pistone da assessore al servizio della collettività. Capisco che si avvicini il periodo elettorale e si cerchi di strumentalizzare tutte le vicende - ha aggiunto Francilia - io non ho mai commentato le dimissioni di Rigano, Cocuccio e Vita, ognuno ha i propri impegni personali e fa le proprie scelte e nessuno le deve giudicare, ci vuole rispetto per le persone e la comunità”. Sull’addio di Pistone alla minoranza il consigliere Paolo Mascena ha precisato che il gruppo ne era all'oscuro: "Sapevamo solo che non avrebbe continuato con noi al termine della legislatura - ha spiegato - e fa male sentirci dire che sapevamo già che era con la maggioranza”.


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