Genere X, Furci anticipa il Governo e apre alle candidature per la parità dei diritti
di Andrea Rifatto | 18/03/2022 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 18/03/2022 | POLITICA
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Il consigliere di minoranza Paolo Mascena
Un passo avanti notevole in materia di diritti civili per una piccola comunità, con un’idea così innovativa da anticipare perfino il legislatore nazionale. Per il momento, però, bisognerà attendere per attuarla, ma la strada è ormai tracciata. Furci Siculo si dimostra una comunità sensibile verso l’inclusione sociale e in Consiglio comunale è stata discussa una proposta avanzata dal consigliere di minoranza Paolo Mascena per modificare il Regolamento per il funzionamento dei Comitati di quartiere, organismi non ancora costituiti, allo scopo di prevedere l’eventuale candidatura anche di chi non si riconosce né nel genere femminile né in quello maschile. L’emendamento giunto in aula puntava a consentire all’elettore, che qualora decidesse di esprimere due preferenze deve indicarne una di genere diverso dalla prima, di poter scegliere in alternativa anche “una candidatura che prevede il non binarismo di genere, pena la nullità della seconda preferenza”. Non binarismo è un termine “ombrello” che si riferisce allo spettro dell’identità e descrive situazioni in cui una persona non si riconosce (o non soltanto) nei due poli di genere maschio-femmina. Il Consiglio ha discusso a lungo della proposta e tutti i gruppi si sono detti favorevoli all’approvazione dell’emendamento, complimentandosi con Mascena per l’apertura futuristica, ma alla fine è stato suggerito di ritirarlo in quanto al momento in Italia non vi è una legge che preveda per le candidature un genere diverso da quello maschile o femminile e dunque si rischierebbe di invalidare le elezioni dei Comitati di quartiere. Non appena la normativa lo prevederà, comunque, l’aula sarà pronta ad approvare la modifica al regolamento. "L’idea nasce dalla necessità di voler vedere gli stessi diritti per qualsiasi membro della società, indipendentemente dal proprio genere o non genere sessuale - spiega Paolo Mascena - chiunque dovrebbe avere la possibilità di candidarsi, ma ancora oggi molti diritti sono negati sotto il punto di vista Lgbtqia+ ed essere stato portavoce della questione per la prima volta non solo nel nostro comune, ma probabilmente anche nella regione, mi fa carico di una responsabilità enorme. Non appena vi sarà una normativa adeguata al caso, l’emendamento verrà riproposto da me o da chiunque altro sarà al mio posto, l’importante non è chi porti avanti le idee, ma che queste possano diventare un elemento concreto per la comunità e spero se ne discuta anche negli altri comuni. In sede di Commissione consiliare prima e Consiglio comunale poi - aggiunge Mascena ho visto quanto la tematica ha avuto un riscontro positivo, ringrazio il Consiglio comunale in tutte le sue parti e il presidente Carmelo Maccarrone per avermi mi ha dato questa possibilità ed avere l’opportunità di parlare per la prima volta di tematiche tanto importanti quanto delicate. Poterne discuterne in aula consiliare è stato un grande traguardo in vista di un obbiettivo molto più grande da raggiungere. Questo è solo l’inizio e spero che non solo i colleghi del mio comune discutano di diritti civili ma anche quelli delle amministrazioni dei vari comuni limitrofi e non, sarebbe un grande senso di civiltà, democrazia ed innovazione”. Per il presidente Maccarrone “è stato un successo già discuterne e vedere tutti d’accordo, bocciarlo sarebbe stato sbagliato e attendiamo di trovare una formula adeguata”. L’aula ha quindi votato le altre modifiche previste al regolamento per snellire l’iter dei Comitati di quartiere, riguardanti seggio elettorale, scrutatori e altre procedure, con la maggioranza favorevole e i consiglieri di minoranza Paolo Mascena, Rosaria Ucchino e Sandro Triolo astenuti.