Guardia medica e 118 a Santa Teresa, sì unanime alla mozione: "Vogliamo ciò che ci spetta"
di Andrea Rifatto | 23/12/2023 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 23/12/2023 | POLITICA
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Voto favorevole da tutta l'aula
“Non vogliamo fare una battaglia per avere qualcosa in più, ma è inverosimile dover elemosinare ciò che ci spetterebbe di diritto”. Le parole del sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice, riassumono il caso del depotenziamento dei servizi sanitari in paese, una vicenda che si trascina da oltre dieci anni e che finora è rimasta senza soluzioni. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità (assenti Carmelina Cassaniti e Jordan Soraci in maggioranza, Nino Bartolotta, Cristina Pacher e Martina Lombardo in minoranza) la mozione presentata dalla presidente Domenica Sturiale che impegna il primo cittadino a mobilitare la deputazione regionale, affinché si faccia portavoce con l’assessore alla Salute e la giunta Schifani, per il potenziamento dei servizi sanitari nella cittadina jonica sia con il ripristino della Guardia medica che attraverso la garanzia della presenza costante del medico a bordo dell'ambulanza del 118. “La Regione capisca che non siamo solo numeri - ha detto Sturiale - e il territorio ha esigenza di avere garantiti e potenziati i servizi sanitari, considerato il numero degli abitanti che in estate aumentano notevolmente. L’assenza della Continuità assistenziale e del medico sull’ambulanza non tutela la salute dei cittadini”. A innescare la mozione è stata anche la sentenza di improcedibilità del 19 ottobre sul ricorso al Tar presentato dal Comune nel 2008 contro la chiusura della Guardia medica, trasferita a Sant’Alessio Siculo, in quanto i giudici hanno sposato la tesi dell'Assessorato regionale della Salute secondo cui la riorganizzazione del servizio di assistenza sanitaria territoriale, decisa tra il 2009 e il 2010, copre tutte le esigenze a livello territoriale. “Negli ultimi dieci anni abbiamo condotto un’importante battaglia come Amministrazione comunale, soprattutto grazie all’assessore Gianmarco Lombardo - ha ricordato ieri il sindaco - per far comprendere l’importanza di avere una Guardia medica stabile. Quando fu soppressa venne garantita l’apertura h24 del Pte, ma nel tempo abbiamo subito un danno visto che l’orario è stato ridotto dalle 8 alle 20 e dopo quest’ora una comunità come la nostra, con 10mila abitanti, resta sprovvista di qualsiasi punto di riferimento sanitario. Ragionamenti messi nero su bianco più volte e supportati anche da una raccolta di 5mila firme per sottolineare l’importanza della Guardia medica, con un grande lavoro portato avanti dall’assessore Lombardo. Le nostre istanze, purtroppo, non hanno portato ad un risultato”. L’Amministrazione sta valutando se proporre appello al Cga entro gennaio contro la sentenza del Tar: “È anomalo, infondato e illogico dire che l’assistenza sanitaria copre tutte le esigenze del paese - ha aggiunto Lo Giudice - la Guardia medica è necessaria e metteremo in campo tutte le azioni possibili per ottenerla. A ciò si aggiunge un elemento raccapricciante, ossia il mancato potenziamento dei medici del 118 che ci ha portato ad avere delle ambulanze-taxi senza medico a bordo, prima solo nelle giornate festive ma adesso un giorno si è uno no”.