Giovedì 26 Dicembre 2024
La maggioranza "interroga" il sindaco per chiarire le motivazioni dello sfratto


Letojanni, il caso Misericordia sbarca in Consiglio. Il vicesindaco replica al governatore

di Andrea Rifatto | 04/02/2021 | POLITICA

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Il sindaco Costa e il vicesindaco Riccobene

Approderà in Consiglio comunale a Letojanni la vicenda della revoca dell’utilizzo dei locali dell'ex centro diurno alla “Fraternita di Misericordia San Giuseppe” di Letojanni, decisa il 26 gennaio dalla Giunta. Il gruppo consiliare di maggioranza ha presentato un’interrogazione al sindaco Alessandro Costa allo scopo di “aprire una discussione per chiarire e specificare le motivazioni che hanno portato alla decisione - scrivono i consiglieri Cateno Ruggeri, Francesca Gullotta, Giusy Risini, Emanuele Savoca, Giuseppe Curcuruto e Giovanni Interdonato - dopo notizie di stampa dalle quali sembra voglia farsi emergere una condotta in chiave ritorsiva e discriminatoria della decisione a seguito di un atto di citazione dell’associazione per denuncia di danno temuto”. Il gruppo, consultando gli atti in possesso dell’Amministrazione e a seguito di interlocuzione con i funzionari comunali, ha riscontrato come una parte della vasta area antistante i locali dati in comodato presenti la necessità di un intervento urgente di sistemazione e che l’Ufficio tecnico avesse già da tempo transennato la zona interessata in attesa dell’avvio dei lavori, senza alcun danno per l’associazione: adesso punta quindi a far chiarire al sindaco tutti gli aspetti della vicenda. “Siamo perplessi e rammaricati per quanto letto in considerazione delle numerose attività che hanno coinvolto sempre tutte le associazioni e reduci da un’annata molto difficile per la comunità, travolta dalle conseguenze negative della pandemia da Covid-19 e con la quale si dovrà convivere ancora per molto tempo - concludono nell’interrogazione - Letojanni e l’Amministrazione tutta trovano nell’associazionismo una delle forme di manifestazioni primarie della comunità intera come forma di crescita umana personale e nelle relazioni sociali”. Adesso toccherà al presidente Salvatore Curcuruto convocare il Consiglio per aprire il dibattito. 

Intanto si registra la replica del vicesindaco Antonio Riccobene, tirato in ballo dall'attuale governatore della Fraternita di Misericordia San Giuseppe, Alessandro D’Angelo, per il suo ruolo di governatore dell’associazione dal 1991 al 2012: “Il rammarico è accentuato dalla consapevolezza che oggi tra gli amministratori ci sono ex volontari che contribuirono 30 anni fa alla fondazione dell’associazione - aveva detto D’Angelo - occupandone a vario titolo dei ruoli importanti al suo interno e oggi avallano tali decisioni, legalmente giuste ma moralmente discutibili”. Parole a cui Riccobene ha così replicato: “Per ogni aiuto che la Misericordia ha dato in passato, dal 1991 al 2012, non è mai stato richiesto alcun grazie, non abbiamo ereditato niente, anzi sono stati tutti i vecchi volontari e fondatori a lasciare qualcosa in eredità a beneficio della comunità. E non abbiamo preteso mai nessun grazie, perché i grazie li abbiamo ricevuti sempre dai nostri concittadini, anche con cospicue donazioni. Lei è ben lontano da questi riconoscimenti - prosegue il vicesindaco - non ultimo l’aiuto dato per l’acquisto del nuovo mezzo di soccorso da una fondazione, sicuramente non per merito come lei dice dell’immane lavoro di volontariato fatto a Letojanni per la nostra comunità e nemmeno grazie al sostegno della popolazione e di professionisti. I volontari sono rammaricati perché sconoscono la verità, che non è quella che lei fa intendere di un’Amministrazione assente e che non ha mai richiesto la sua collaborazione: l'associazione ha ricevuto contributi e i servizi di assistenza sono stati pagati, come lei ha sempre richiesto. Non siamo stati distratti in questi otto anni, siamo stati sempre presenti, i riconoscimenti sono stati dati ad associazioni e persone che sono stati vicini all’Amministrazione senza essere invitati, specialmente in questo anno difficile per il Covid-19, aiutando i nostri cittadini, con distribuzione di mascherine, pacchi spesa, farmaci. Lei non si è mai proposto, cercando altri lidi altre comunità, forse più prestigiose che magari le hanno detto grazie e le hanno dato pure il tanto sospirato attestato di ringraziamento, riconoscimento e benemerenza”.

Più informazioni: sfratto misericordia  


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