Limina, in Consiglio entra l'esordiente Antonio Occhino e la minoranza torna al completo
di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA
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Il giuramento di Occhino in Consiglio comunale
Torna al completo il gruppo consiliare di minoranza di Limina. Dopo le dimissioni di Angelo Saglimbeni, a subentrare in aula è stato Antonio Occhino, 64 anni, che ha giurato davanti al presidente Antonino Ragusa prendendo così posto a fianco dei colleghi Franco Lo Turco e Filippa Stefania Saglimbeni. Un insediamento che ha chiuso mesi di incertezze, tra ragionamenti e congetture su quali potessero essere le mosse della compagine dell’ex sindaco Marcello Bartolotta, che all’aula ha rinunciato subito dopo la sconfitta del 2020. Per arrivare all’ingresso in Consiglio comunale del nuovo consigliere l’iter non è stato in discesa, visto che si è passati dalla dichiarazione di decadenza del consigliere Antonio Filippo Saglimbeni, a cui spettava il posto in minoranza in quanto primo dei non eletti, che però non si è presentato nelle sedute con all’ordine del giorno la surroga e il giuramento, anche se non avrebbe potuto ricoprire l’incarico di consigliere comunale a Limina in quanto incompatibile, visto che dal 2022 è consigliere a Gallodoro e la legge non consente di ricoprire il ruolo in due comuni diversi. Scorrendo si è arrivati così ad Antonio Occhino, che tanti ritenevano non interessato all’ingresso in minoranza anche per non fare un torto a Bartolotta, il cui piano sembrava quello di far insediare il fedelissimo Franco Cannavò, probabilmente per condurre l’ultimo anno e mezzo di opposizione (a Limina si voterà per le Amministrative nella primavera 2026) in maniera più intransigente e determinata di come fatto finora. Ma in aula ha preso posto Antonio Occhino, alla prima esperienza in politica dopo la candidatura di cinque anni fa che gli ha fruttato 25 preferenze, e c’è già curiosità per vedere che atteggiamento assumerà in Consiglio comunale, dove le sorprese potrebbero non mancare.