Limina, minoranza monca dopo le dimissioni: tra incompatibilità e rinunce scorrono i nomi
di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA
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Si tornerà alle urne tra un anno e mezzo
Se ne discute anche in piazza e tra ragionamenti e congetture anche un caffè offerto o meno può essere un segnale di corteggiamento o allontanamento. I programmi, però, non dovrebbero subire stravolgimenti. C’è ancora incertezza a Limina su chi siederà sui banchi della minoranza in Consiglio comunale dopo le dimissioni di Angelo Saglimbeni, “enfant prodige” nato sotto la scuola dell’ex sindaco Marcello Bartolotta con il quale ha ricoperto la carica di presidente del Consiglio comunale nella scorsa legislatura. Lasciati i banchi dell’opposizione, il posto in aula sarebbe toccato ad Antonio Saglimbeni (28 preferenze ottenute nel 2020) che però non si è presentato (seppur contattato anche da autorevoli esponenti della maggioranza) nelle due sedute con all’ordine del giorno la surroga e il giuramento, tanto che nell’ultima è stato avviato il procedimento di decadenza. In realtà Antonio Saglimbeni è incompatibile con la carica di consigliere comunale a Limina, dove è stato assessore fino al 2020, in quanto dal 2022 è consigliere a Gallodoro e la legge non consente di ricoprire il ruolo in due comuni diversi. In ogni caso ha fatto sapere di non voler interrompere il suo mandato nel vicino borgo collinare per non tradire la fiducia dei suoi elettori. Dunque scorrendo si arriverà ad Antonio Occhino, cinque anni fa votato da 25 liminesi, che però sarebbe intenzionato a rinunciare all’ingresso in minoranza per non fare un torto a Bartolotta, il cui piano è quello di far insediare il fedelissimo Franco Cannavò (24 voti), anche lui assessore fino al 2020, probabilmente per condurre l’ultimo anno e mezzo di opposizione (a Limina si voterà per le Amministrative nella primavera 2026) in maniera più intransigente e determinata di come fatto finora. Un modo per riaccendere la sfida in vista della campagna elettorale, con il sindaco Filippo Ricciardi già intenzionato a ricandidarsi.