Lo scontro rifiuti-depuratore tra Furci e Roccalumera: la minoranza interroga Francilia
di Andrea Rifatto | 17/11/2023 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 17/11/2023 | POLITICA
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Il gruppo di minoranza furcese
Interviene anche la minoranza consiliare furcese nella polemica tra i sindaci di Furci Siculo e Roccalumera sui pagamenti arretrati relativi alla gestione dei rifiuti e del depuratore, per i quali il primo cittadino Matteo Francilia ha chiesto la compensazione ricevendo un attacco dal collega del comune limitrofo. Ieri i consiglieri di opposizione Francesco Rigano, Maria Vera Scarcella, Angelo Manganaro e Francesca Spadaro hanno presentato un’interrogazione a Francilia e alla vicesindaca Daniela Mercurio, delegata a Bilancio e Contenzioso, chiedendo chiarimenti tramite l'Ufficio Economico-Finanziario e l’Ufficio Tecnico per sapere se le passività al centro della contesa (l’ente furcese, al netto della compensazione tra costi rifiuti e gestione del depuratore, dovrebbe versare 244mila 360 euro) incidano sugli equilibri del bilancio consuntivo 2022 che arriverà a breve in Consiglio comunale, visto che buona parte delle somme rendicontate dal Comune di Roccalumera (così come quelle ingiunte) sono imputabili a periodi precedenti al 31 dicembre 2022. I quattro consiglieri puntano soprattutto a capire se il decreto ingiuntivo da 170mila 060 euro emesso dal Tribunale di Messina nei confronti del Comune di Furci Siculo sia divenuto definitivo o sia stato oggetto di opposizione (e in tal caso se ne sia stata sospesa l’esecutività), se le somme siano state accantonate nel Fondo contenzioso, se le ulteriori somme richieste siano state oggetto di accertamento e se incidano sugli equilibri di bilancio. “È opportuno che l’Amministrazione furcese chiarisca se sussistono debiti nei confronti del Comune di Roccalumera in relazione al depuratore - dicono i consiglieri Rigano, Scarcella, Manganaro e Spadaro - ci siamo sempre battuti e ci batteremo per la trasparenza e la correttezza. Auspichiamo che vengano forniti gli opportuni chiarimenti e si risolva il problema senza attuare la tattica del rimbalzo di responsabilità”.