"L'uscita dal dissesto finanziario a Taormina? I meriti sono di Bolognari, non di De Luca"
di Andrea Rifatto | 16/11/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 16/11/2024 | POLITICA
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Corvaia è stato assessore al Bilancio
«Il dissesto finanziario del Comune di Taormina, scelta amara ma inevitabile, si è chiuso rapidamente grazie al lavoro virtuoso e serio fatto dall’Amministrazione comunale guidata da Mario Bolognari, che ha dato un contributo determinante per abbattere la massa passiva». È in sintesi ciò che afferma il consigliere di minoranza Nunzio Corvaia, che annuncia di voler avviare una “operazione verità e chiarezza” sul default dichiarato nel 2021, quando ricopriva la carica di assessore al Bilancio. «Molti pensano che si è usciti dal dissesto, grazie alle misure di aumento delle tariffe e dei canoni, con il provvedimento approvato il 31 luglio 2023 e definito pomposamente “Salva Taormina” - esordisce Corvaia - ma contrariamente alla favola che è stata raccontata, i proventi derivanti dagli aumenti deliberati da questo insieme di misure non sono confluiti nelle disponibilità dell’Organismo straordinario di liquidazione (Osl), ma nelle casse del Comune solo in piccola parte per il 2023 (negli ultimi 3 mesi) e per l’intero 2024. Questa consistente disponibilità di cassa ha permesso di dare il via al “grande scialo” che ha consentito di finanziare, spesso con affidamenti diretti sotto soglia, incarichi, consulenze, feste, sfilate e altre spese inutili». Secondo l’ex assessore la vera chiave per il reperimento delle somme necessarie per pagare i debiti è l’affidamento del marzo 2022 del servizio di riscossione coattiva, per gli anni precedenti al 31 dicembre 2020, alla società “Sogert Spa”, tanto che quando il 17 luglio 2023 l’Osl ha richiesto 12 milioni di euro la somma è stata pagata con 11.003.053 euro dell’attività di accertamento dei tributi non pagati negli anni dal 2018 al 2022 e il riversamento di 996.946 euro incassati dal 18 luglio al 13 ottobre 2023 in conto residui attivi, a valere sulle annualità 2020 e precedenti: «Nessuna nuova “invenzione” o “misura” - sottolinea Corvaia - ma solo la raccolta dei frutti della precedente Amministrazione». Una vera e propria svolta viene definita l’adesione della Giunta Bolognari alla procedura semplificata nel settembre 2022, che secondo il consigliere ha permesso all’Osl di ridurre drasticamente la massa passiva da oltre 100 milioni a 44 milioni di euro: «Questa scelta fatta dalla nostra Giunta è stata alla base della rapidità con cui si è chiuso il dissesto - evidenzia l’ex assessore - visto che la procedura semplificata autorizza la liquidazione obbligatoria entro 30 giorni dall'accettazione della transazione da parte del creditore. Inoltre, grazie all’attivazione di tale procedura il Comune di Taormina ha potuto beneficiare del contributo dello stato di ben 1.268.000 euro e che la procedura semplificata sia stata una scelta strategica da parte nostra lo dimostrano i fatti e soprattutto erano esattamente gli obiettivi posti nella delibera di adesione del 27 settembre 2022. Dal novembre 2022 al giugno 2023 sono state raggiunti accordi transattivi per evadere 260 pratiche ed estinguere 72.182.608 euro (sui 109 milioni richiesti dai creditori), cioè il 66% del totale. Percentuale che aumenta se consideriamo che i 109 milioni non sono stati tutti riconosciuti». Tirando le somme, Nunzio Corvaia rileva che «l’Amministrazione Bolognari, in 19 mesi, tra fondo cassa e recupero crediti ha girato all’Osl 25.152.340 euro pari al 50,30%, oltre al contributo dello Stato di 1.268.118 pari al 2,50%, mentre l’Amministrazione De Luca, in 16 mesi, ha contribuito per 24.586.478 euro pari a 48,20% e quindi nonostante si vanti di aver accelerato la liquidazione e di essere stato il protagonista della fuoriuscita di Taormina dal dissesto, ha dato meno dell’Amministrazione Bolognari, soprattutto se si tiene conto che gli rientrano come differenza positiva, tra quanto riscosso e quanto effettivamente pagato ai creditori, 5.877.352 euro. Mancano alcune cose - conclude Nunzio Corvaia - perché si è arrivati al dissesto e non si è proseguito sulla strada del riequilibrio; quali debiti ancora non sono stati estinti e perché; perché e quali creditori non hanno inteso aderire alla proposta transattiva dell’Osl; cosa è chiamato a fare il Consiglio comunale da qui al 31 dicembre 2024. Argomenti che necessitano di essere chiariti e che sicuramente affronterò in futuro, sempre con l’unico l’obiettivo di raccontare ai cittadini di Taormina la verità».