Manifesti selvaggi a S. Teresa, sì alla mozione Sansone. Adesso serve più decoro
di Andrea Rifatto | 30/07/2019 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 30/07/2019 | POLITICA
1632 Lettori unici
Una pensilina bus sul lungomare con affissioni abusive
“Conosciamo la problematica e l’abbiamo attenzionata, vedremo di fare di più e meglio”. Ha accolto così l’Amministrazione comunale di S. Teresa di Riva la mozione presentata dalla consigliera di minoranza Lucia Sansone, approvata poi all’unanimità, volta a regolamentare le affissioni di manifesti sul territorio, troppo spesso selvagge su abitazioni private, pali della luce, pensiline bus, sportelli dei contatori dell’acqua e cabine elettriche, a far rimuovere quelli abusivi e a far pagare le imposte così come previsto dal regolamento. “È sotto gli occhi di tutti che ormai i manifesti, talvolta anche quelli che riguardano le attività dell’amministrazione, vengano affissi ovunque e un paese che sta facendo passi avanti non può più permettersi di avere le strade invase da manifesti senza regole – ha detto in aula Sansone – affissi anche da persone di altri comuni che non pagano l’imposta sulla pubblicità, quindi con una perdita per le casse comunali. L’Amministrazione deve dettare le regole e farle rispettare, anche perché non è possibile che in bilancio ci siano ogni anno sempre mille euro di entrate dall’imposta di pubblicità senza alcuna variazione, qualcosa non va”. Dalla maggioranza Cristina Pacher ha fatto presente che “da un anno l’Amministrazione lavora alla rimozione della cartellonistica abusiva per ridare decoro al paese ed è intervenuta in questa direzione nei mesi scorsi con gli operai comunali e i Vigili urbani, coordinati dall’assessore Domenico Trimarchi e dal consigliere Santino Veri; sui manifesti si sta intervenendo posizionando altri pannelli e bacheche, anche in zone dove si affiggeva sui muri, per scoraggiare gli abusivi e rispondere alle esigenze del mercato”. “Se a distanza di un anno la situazione è questa, così lentamente non arriviamo da nessuna parte – ha replicato Sansone – la rimozione dei manifesti abusivi non credo necessiti di tutto questo tempo”. Il sindaco Danilo Lo Giudice ha fatto presente come non si possano rimuovere i manifesti dalle case private e che la Polizia municipale ha comunque elevato sanzioni per le affissioni vietate, che cercheremo di incrementare. Bocciata, invece, la proposta della consigliera Sansone di posizionare bacheche dedicate ai manifesti funebri davanti le chiese o in altre zone strategiche: “Non lo ritengo decoroso – ha spiegato il primo cittadino – e servirebbero pannelli con più spazi visto che ci sono più funerali in un giorno. Abbiamo programmato dopo l’estate un incontro con i titolari di agenzia funebri per evitare che si ripetano episodi spiacevoli (la copertura di manifesti mortuari, ndc) ma riteniamo che debbano continuare a essere affissi insieme agli altri”. Se dalle abitazioni private non è possibile strappare i manifesti abusivi, come spiegato dal sindaco, si potrebbero posizionare delle bacheche sui marciapiedi antistanti, come nel caso di via Tripoli (angolo via Francesco Crispi) nel quartiere Barracca; è invece quanto mai urgente un’opera di rimozione degli stessi dalle strutture pubbliche, come le pensiline alle fermate dei bus, i pali della luce e le cabine idriche, così da estirpare un malcostume che va avanti da troppo tempo.