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Mare sporco a S. Teresa? Meglio parlarne dopo l’estate…
di Andrea Rifatto | 22/08/2019 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 22/08/2019 | POLITICA
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La seduta del Consiglio comunale
Mare sporco e inquinato a S. Teresa? Meglio parlarne dopo l’estate. Nell’ultima seduta del Consiglio comunale la problematica è stata infatti affrontata solo brevemente su input della consigliera di minoranza Lucia Sansone, che ha fatto notare come non sia stata inserita all’ordine del giorno la sua mozione presentata il 12 agosto con la quale chiedeva al sindaco di farsi promotore di un tavolo tecnico che coinvolgesse i colleghi della riviera ionica, le autorità competenti e interessate alla tutela ambientale, per individuare le cause e le soluzioni legate alle problematiche del mare. “Ho chiesto che la mozione venisse inserita all’ordine del giorno ma ahimè tale richiesta è stata declinata – ha esordito la consigliera – il tempo a disposizione per eventuali relazioni tecniche ed il rallentamento degli uffici dovuto al periodo estivo non hanno permesso che la mia richiesta venisse presa in considerazione. Non nascondo che sono rimasta chiaramente amareggiata da tale decisione in quanto credevo fosse assiomatico che il sindaco possedesse già tutte le relazioni tecniche del caso visto che tale problema viene sottolineato soprattutto dalla minoranza da almeno due anni”. La mozione è stata presentata lo stesso giorno in cui è stato convocato il Consiglio, “quando era già stata convocata la conferenza dei capigruppo – ha fatto notare la presidente Domenica Sturiale – e non vi erano i tempi tecnici per l’inserimento all’ordine del giorno”. Dunque per la maggioranza meglio rinviare la discussione, “perché sono argomenti da trattare con calma – secondo il capogruppo Dario Miano – quando si esprimono opinioni all’esterno bisogna parlare nel modo giusto volendo bene alla comunità ed evitando di creare danno agli imprenditori”. “Parlarne non significa non amare la propria comunità o allontanare i vacanzieri dalla nostra città – ha rimarcato in aula Lucia Sansone – il problema esiste e loro scappano ugualmente. Inutile fingere o evitare di affrontare il problema, perché a lungo andare potrebbe ritorcersi contro la nostra comunità; sfido chiunque a gettarsi in acqua con la sporcizia a pochi centimetri. Ritengo sia opportuno affrontare tale problematica, che ha periodicità annuale, quando è evidente ed in atto. Se dal mare deriva la nostra vocazione turistica, è il mare da difendere. Il problema è generalizzato ma è necessario intervenire e non pensare che sia sempre colpa del vicino. Per tale motivo mi aspetto, senza aspettare oltre, che il sindaco si impegni in tal senso”. Il sindaco Danilo Lo Giudice ha replicato che non vi è alcun intento di nascondere nulla né tantomeno non si vuole affrontare il problema relativo all’inquinamento. “Questa Amministrazione ha cercato di valorizzare al massimo il mare e ben vengano le petizioni e le richieste di chiarimenti – ha detto in Consiglio – noi non abbiamo colpe, basta consultare sul Portale Acque di Balneazione i dati sui campionamenti effettuati nel nostro mare, tutti con esito positivo, il nostro depuratore funziona e le sporcizie possono arrivare da ogni dove, non necessariamente dal depuratore. Io stesso ho visto plastica e assi di legno in acqua. Mi farò carico di affrontare il problema con gli altri sindaci ma non sono favorevole all’istituzione di tavoli tecnici, perché servono a poco”. Se ne tornerà a parlare probabilmente ai primi di settembre, visto che la prossima conferenza di capigruppo per la convocazione del Consiglio comunale è stata fissata per il 26 agosto.