Nizza, deficit strutturale del Comune e bilancio da rifare. Le opposizioni incalzano
di Andrea Rifatto | 21/03/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 21/03/2018 | POLITICA
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Il Municipio di Nizza
La condizione di deficitarietà strutturale dell’Ente accertata dalla Corte dei conti ha portato l’Amministrazione comunale di Nizza di Sicilia a ripartire da zero sul Bilancio 2018. La Giunta, su proposta del vicesindaco e assessore al Bilancio Concita Isaja, ha infatti revocato la delibera dello scorso 9 marzo con la quale era stato approvato il Bilancio di previsione 2018 e il Pluriennale 2018. La seduta, vista l’assenza del primo cittadino, è stata presieduta da Isaja, alla presenza degli assessori Giancarlo Forlese e Natale Briguglio. L’adozione del provvedimento scaturisce da una deliberazione della Corte dei conti-Sezione di controllo per la Regione siciliana che ha accertato la condizione di deficitarietà strutturale e ha intimato al Comune di Nizza di procedere alla redazione di nuove certificazioni, relative agli esercizi 2014, 2015 e 2016, da inviare al Ministero dell’Interno, che ne ha già chiesto la trasmissione con le dovute rettifiche. Dalla trasmissione dei nuovi certificati potrebbe verificasi la mancanza del rispetto del Patto di stabilità per gli esercizi 2014-2015-2016 e quindi un disavanzo di amministrazione da applicare nell’esercizio in corso. Da qui la decisione della Giunta nizzarda di revocare con urgenza la delibera del 9 marzo e predisporre un nuovo schema di bilancio che tenga conto dei nuovi dati contabili, alla luce anche della comunicazione del Ministero dell’Interno dell’8 marzo relativa al contributo gettito Ici 2009 e 2010, ammontante a 21mila 429 euro. Sulla questione il gruppo di minoranza “RinnoviAmo Nizza” ha presentato un’interrogazione indirizzata al sindaco Briguglio, al presidente del Consiglio Carmelo Miceli e al capogruppo di maggioranza Alessandro Interdonato. I consiglieri Giovanni Vega, Carlo Gregorio e Nella Foscolo ritengono che l’argomento vada discusso in Consiglio comunale “affinché il sindaco e il revisore dei conti relazionino e forniscano ogni eventuale chiarimento e precisazione”. Il gruppo ha chiesto di ricevere una relazione scritta, in tempi utili, corredata da ogni documento necessario e indispensabile all’esaustiva analisi. Con un’altra istanza “RinnoviAmo Nizza” ha poi chiesto tutta la documentazione inerente il Bilancio di previsione 2018 e il Pluriennale 2018-2020, la certificazione di riferimento, in possesso del Comune e, appena saranno redatte, anche tutte le certificazioni che saranno inviate al Ministero dell’Interno, al fine “di venire a conoscenza ed analizzare, in maniera approfondita, il pericolo economico grave in cui versa il Comune”. Secondo i consiglieri di minoranza, considerata l’assenza del sindaco (in Argentina per un viaggio istituzionale), “sarà impossibile procedere all’approvazione di un successivo schema entro i termini di legge e probabile conseguenza di ciò è da rinvenirsi bella nomina di un commissario ad acta da parte degli organi regionali di competenza”. Il consigliere indipendente Rosita Naclì fa notare come “l’organo giurisdizionale di controllo contabile evidenzia il mancato rispetto del Patto di stabilità ed in tal caso il Comune sarà destinatario di sanzioni che indeboliscono, tra le altre conseguenze, anche la capacità di investimenti oltre che quel pareggio di bilancio cui sono assoggettati gli enti territoriali”. Sarebbe ingiusto e sciocco accettare acriticamente questo slittamento della approvazione del bilancio con la probabile nomina di commissari – evidenzia – ingiusto prima di tutto nei confronti della collettività e sciocco, poi, perché la mancanza di attenzione critica è essa stessa un vulnus della democrazia. Certamente non può negarsi che il sindaco Briguglio ha ereditato una situazione gravosa e che, pertanto, ha necessità di tempo per attuare dei provvedimenti strutturati, proporzionali e ragionevoli ma la situazione è preoccupante. Il mio auspicio è che il sindaco, al rientro dal suo viaggio istituzionale in Argentina, faccia convocare al più presto un Consiglio comunale al fine di fornire chiarimenti ed anche rassicurazioni su quanto sta accadendo. Con rammarico ho appreso di tale slittamento di approvazione del bilancio da parte di alcuni cittadini a fronte di una comunicazione formale che qualche esponente della Giunta ha inoltrato per le vie brevi all’altra minoranza – conclude Naclì – ledendo quel principio sancito dall’art. 3 della Costituzione e il mio ruolo di rappresentante della collettività”.