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Nizza. Amianto ad Agone, la minoranza incalza l'Amministrazione
di Redazione | 07/04/2015 | POLITICA
di Redazione | 07/04/2015 | POLITICA
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L'area sequestrata nel novembre 2013
In contrada Agone, a Nizza di Sicilia, esistono ancora tracce di amianto. Lo sostiene il gruppo consiliare di minoranza “Cambia Nizza”, che smentendo quanto affermato nei giorni scorsi dal sindaco Giuseppe Di Tommaso ha presentato stamane un'interrogazione sull’argomento indirizzata al primo cittadino, al presidente del Consiglio, Carmelo Rasconà, al capogruppo di maggioranza, Alessandro Interdonato, e all'assessore delegato. L’area situata a monte del centro abitato salì agli onori della cronaca nel novembre 2013, quando i carabinieri di Roccalumera sequestrarono una discarica abusiva sorprendendo due dipendenti comunali intenti a sversare rifiuti. Sul terreno vennero rinvenuti materiali di ogni genere, comprese lastre di eternit. Dopo la nomina di una commissione di inchiesta interna, l'Amministrazione comunale dispose la bonifica del terreno di contrada Agone, affidando l'incarico ad una ditta specializzata. Il 12 marzo scorso, però, il gruppo politico nizzardo “Prendiamoci il futuro”, di cui fanno parte anche gli ex consiglieri comunali Carlo Gregorio, Paolo Scalici e Gabriella Bolena, è tornato sulla questione, evidenziando come “nel sito sono ancora visibili tracce di amianto e che quindi la bonifica non è stata eseguita a regola d'arte, nonostante la somma spesa di 34mila 500 euro”. Per il sindaco Di Tommaso, invece, l’intervento è stato completato senza sbavature: attraverso la stampa ha infatti replicato dichiarando che “da una minuziosa indagine dell'ufficio tecnico, non risulta che ci siano tracce di eternit e che la notizia diffusa dagli ex consiglieri è falsa e strumentale, finalizzata a diffondere ingiustiicata angoscia nei cittadini”. "Prendiamo il futuro": Si faccia chiarezza
I consiglieri di “Cambia Nizza”, Carmelo Campailla, Antonietta Cintorrino, Francesco D'Amico, Francesco Briguglio e Alessia Coledi, sottolineano adesso nell’interrogazione come “da un sopralluogo effettuato di recente da un nutrito gruppo di cittadini l’area, nonostante la costosa bonifica, risulta ancora cosparsa di frammenti d'amianto”. Il gruppo chiede quindi di sapere quali siano le risultanze del lavoro di indagine svolto dalla commissione d’inchiesta a suo tempo nominata, se agli atti risulta depositata una relazione finale e se in seguito ai lavori di bonifica è stata effettuata da parte dei tecnici comunali una ricognizione sull’area bonificata. I consiglieri chiedono inoltre di avere una copia della relazione di fine lavori redatta dall’impresa e di sapere quali provvedimenti ha in programma l’amministrazione per monitorare e controllare la situazione ambientale di Nizza di Sicilia, compresa la verifica dell’eventuale presenza di altre discariche di amianto e l’esistenza di opere edili contenenti manufatti in eternit.
Sull'argomento è intervenuto oggi con una nota il movimento "Prendiamoci il futuro". Il gruppo degli ex consiglieri comunali Carlo Gregorio, Paolo Scalici e Gabriella Bolena ha precisato "che il comunicato stampa del gruppo “Prendiamoci il futuro”, diffuso il 12 marzo 2015, fu realizzato a seguito di un sopralluogo nel sito di contrada Agone con almeno 20 cittadini di Nizza di Sicilia, tra i quali alcuni consiglieri comunali di “Cambia Nizza”. Nell’occasione tutti si sono resi conto della presenza di innumerevoli frammenti di amianto sparsi nel pianoro e vi è il fondato sospetto che tramite una sciagurata spianata del sito con mezzo meccanico ne abbia interrato molti altri, attualmente non visibili ma che presto riappariranno in superficie. Ci auguriamo che l’interrogazione presentata dai Consiglieri comunali di “Cambia Nizza” al Consiglio Comunale porti chiarezza al delicato argomento e che, finalmente, il Sindaco si renda conto degli errori commessi".