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Nizza di Sicilia. "Dimissioni inevitabili, il Pd incapace di fare politica"
di Gianluca Santisi | 06/07/2015 | POLITICA
di Gianluca Santisi | 06/07/2015 | POLITICA
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Carlo Barbera
Le sorprendenti dimissioni del segretario del Partito democratico di Nizza di Sicilia, Franco Parisi, formalizzate nei giorni scorsi con una nota inviata ai componenti del circolo e al coordinatore provinciale del partito, hanno suscitato riflessioni anche all’interno del partito. Dopo l'intervento di Carlo Gregorio, infatti, portavoce del movimento politico "Prendiamoci il futuro", Carlo Barbera, membro del direttivo e della segreteria politica, ha espresso vicinanza a Parisi, dimettendosi dal direttivo: “Una persona per bene che si è visto travolgere, insieme a tutti noi del direttivo, dalla battaglia che si è creata per il fatto che il partito si è spaccato, utilizzando come scusa l'ingresso nel partito del sindaco Giuseppe Di Tommaso”. Riguardo alle dimissioni, Barbera ritiene che “non c'era via d'uscita se non quella di ammettere la sconfitta e lasciare ad altri, che sicuramente saranno più bravi di noi – dice ironicamente - la gestione del partito”. Il componente dei direttivo ha poi precisato di non riferirsi al sindaco Di Tommaso, che ha tutto il diritto di iscriversi al Pd, “ma a quanti hanno criticato e attaccato violentemente Parisi per essere stato morbido nei confronti dell'attuale sindaco, accusando entrambi quasi di inciucio”. Insomma, appare ormai chiaro che Parisi abbia ceduto di fronte alla spaccatura interna al gruppo storico e non sia riuscito a ricompattare quanti non hanno mai digerito l’ingresso nel partito del sindaco Di Tommaso, rivale politico da sempre della sinistra nizzarda. “Tutto questo è vergognoso perché nasconde l'incapacità di alcune componenti di affrontare a viso aperto le situazioni, cosa che Parisi ha sempre fatto, conducendoci tutti verso un nuovo corso, che non è stato accettato. Noi ci credevamo e ci crediamo ancora – prosegue Barbera – ecco perché le nostre dimissioni non sono un atto di debolezza, ma di grande forza, perchè prendere atto di essere inadeguati o di trovarsi di fronte l'inadeguatezza degli altri, è un'ammissione di realismo politico. Nizza non ha ancora bisogno di guerre – sottolinea – ma di una pacificazione, che possa mettere davanti a ogni cosa il bene del paese. Purtroppo la nostra azione come direttivo non ha trovato grandi proseliti, perchè volevamo far politica e non campagna elettorale contro Di Tommaso, che ancora turba i sogni di certi nizzardi. Ma il '78 è una data lontana e chi ancora vive in quel maggio non ha capito nulla di quello che significhi fare politica”. Come si evolverà adesso la situazione? “Non lo sappiamo – precisa Carlo Barbera – ma siamo certi che il Pd di Nizza cadrà sicuramente nello sbando. La cosa ci dispiace, ma non ci si può sempre sottomettere per amore del partito, e Franco Parisi, col suo direttivo e la sua segreteria, purtroppo, l'ha fatto spesso. Se certi nizzardi vogliono distruggere il paese facciano pure, noi non possiamo assumerci questa responsabilità”.