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Nizza di Sicilia. "L'Amministrazione fa quello che vuole": bagarre in Consiglio
di Andrea Rifatto | 27/02/2015 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 27/02/2015 | POLITICA
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La seduta del Consiglio comunale
Seduta calda ieri sera in Consiglio comunale a Nizza di Sicilia. Gli argomenti posti all’ordine del giorno dal presidente Carmelo Rasconà hanno dato spazio ad aspre polemiche tra maggioranza ed opposizione, scontratesi in più occasioni con toni a dir poco accesi. Due i punti in particolare su cui si sono scaldati gli animi dei consiglieri: l’adesione del Comune di Nizza all'Asmel (Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti locali) per la costituzione della Centrale unica di Committenza e la presa atto della deliberazione della Corte dei conti della Regione Sicilia in merito al Consuntivo 2012. L’accusa di Cambia Nizza: “L’Amministrazione continua a fare quello che vuole” Bilanci in via di risanamento. Pesano ancore i mancati introiti sui tributi Luninarie natalizie e Gal: le interogazioni della minoranza rimangono senza risposta. O quasi
Pioggia di critiche dal gruppo “Cambia Nizza” sulla scelta dell’esecutivo Di Tommaso di appoggiarsi all’Asmel, con una quota di adesione sarà di circa 900 euro l’anno, per le gestione totale o parziale delle gare di appalto. “Non capiamo dove sia la convenienza e la garanzia di trasparenza se il Comune potrà continuare a gestire in proprio alcune fasi degli appalti – ha esordito il consigliere Francesco Briguglio –: si poteva innanzitutto aderire alla Consip, oppure costituire una centrale di committenza con altri comuni, senza contare che non abbiamo rispettato i termini di legge che imponevano l’avvio della Cuc dal primo gennaio”. A chiarire i dubbi dell’opposizione il responsabile dell’Area tecnica, Giovanni Briguglio, che ha spiegato come per l’accordo con altri Comuni sarebbe stato necessario far approvare una convenzione dai Consigli comunali e approntare un ufficio unico che avrebbe richiesto una figura professionale qualificata, di non facile reperibilità. Si era tentato di avviare le procedure per un accordo con Alì e Fiumedinisi ma si è giunti ad un nulla di fatto. Il segretario comunale Giuseppa Silvana Puglisi ha invece sottolineato come successivamente all’adesione all’Asmel sarà la Giunta a stabilire se delegare all’associazione tutta la gestione delle gare o solo alcune fasi. Ma su questo punto la minoranza è rimasta ferma: “Non siamo d’accordo sulla possibilità che l’Amministrazione abbia le mani libere in materia di appalti – ha replicato Briguglio –: chiediamo che si approvi un emendamento che stabilisca che ogni gara dovrà essere seguita totalmente dall’Asmel, tranne nei casi di somma urgenza. A nostro parere affidarsi ad un’associazione é una maschera dietro cui l’esecutivo Di Tommaso vuole nascondersi per continuare a fare ciò che vuole, così come ha sempre fatto per stessa ammissione del sindaco. Le nostre domande - ha incalzato l’esponente di “Cambia Nizza” - sono servite a far uscire allo scoperto la verità”. Accuse neanche tanto velate che non sono state ben accolte dai banchi della maggioranza, da dove il capogruppo Alessandro Interdonato e il consigliere Gabriella Bartolotta si sono scontrati aspramente con Antonietta Cintorrino e Francesco Briguglio. “Giudichiamo grave l’affermazione che questa Amministrazione fa quello che vuole – ha dichiarato nel suo intervento Interdonato –: il Comune di Nizza non ha mai avuto problemi con le gare e l’adesione ad Asmel, che non è alternativa alla Consip, è una soluzione già adottata da oltre 1800 Comuni italiani”. La proposta di adesione è stata dunque approvata con i soli voti del gruppo di maggioranza, mentre i quattro consiglieri di “Cambia Nizza” (assente Francesco D’Amico) si sono astenuti.
Polemiche anche durante la discussione sulla delibera della Corte dei conti, risalente allo scorso novembre, che ha riscontrato diverse criticità sul Bilancio consuntivo 2012. Un “ennesimo rimprovero al Comune di Nizza” – il commento del consigliere di opposizione Francesco Briguglio – a cui si è aggiunta la richiesta di chiarimenti da parte di Antonietta Cintorrino in merito all’eccessiva mole di residui attivi. La risposta è arrivata dal responsabile dell’Area economico-finanziaria, Teodoro Santisi, che ha spiegato come le criticità sollevate dalla Corte siano state affrontate con la contestuale riduzione dei residui attivi e passivi. Proprio in quest’ottica l'ente sta avviando le procedure per il recupero di circa 290mila euro di imposte non versate per il canone acquedotto tra il 2010 e il 2012, mentre sono stati cancellati residui attivi risalenti ad oltre dieci anni fa e non più esigibili. “La risposta alla Corte dei conti predisposta dal revisore contiene provvedimenti che abbiamo già affrontato nei bilanci successivi – ha sottolineato il capogruppo Interdonato – di cui adesso stiamo prendendo atto. Va evidenziato come sia stato un risultato importante il passaggio da 5 a 6 parametri finanziari rispettati sui 10 previsti dalla legge”. Sull’eccessiva spesa per il personale il sindaco Giuseppe Di Tommaso ha fatto notare come ciò sia in parte dovuto al pagamento di una quota degli stipendi dei 54 ex Lsu in organico. Il Consiglio ha poi accolto all’unanimità l’emendamento del presidente Rasconà di prevedere la possibilità di dichiarare l’eccedenza di personale utilizzando il prepensionamento per coloro che hanno maturato i requisiti di accesso al trattamento pensionistico prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero. La delibera così emendata è stata però votata solo dalla maggioranza, con il voto contrario dell’opposizione.
Via libera unanime all’adesione alla mobilitazione dell’Anci Sicilia, per protestare contro la gravissima situazione economica e finanziaria dei Comuni; placet di tutta l’assise anche alla sdemanializzazione e cessione di un’area comunale sita in via Botta, di fatto già in possesso di un privato. Nulla di fatto, invece, sulla modifica del Regolamento per la concessione di spazi di sosta ai soggetti disabili. In attesa di avere un parere chiarificatore dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito alla possibilità di assegnare il contrassegno anche a soggetti con disabilità non motoria, in particolare a quanti sono affetti da autismo, il Consiglio nizzardo ha deciso che qualora dovessero giungere in municipio richieste in tal senso si esaminerà il caso in Consiglio per valutare la concessione del contrassegno in deroga. Tutti favorevoli sulla mozione presentata dal capogruppo di maggioranza Interdonato per valutare la possibilità che l’Amministrazione comunale reperisca dei fondi da destinare all’installazione di un impianto di videosorveglianza sul territorio comunale, alla luce di recenti episodi vandalici, furti e per contrastare l’abbandono di rifiuti in diverse zone del paese.
In chiusura di seduta sono state affrontate le due interrogazioni presentate da “Cambia Nizza” su luminarie natalizie e Gal. “Abbiamo speso più di altri paesi per installare un numero esiguo addobbi – ha spiegato il consigliere Cintorrino – senza contare che le luminarie acquistate nel 2011, con un costo di 5mila euro, sembra siano sparite”. Spesa giudicata congrua, invece, dal’ing. Giovanni Briguglio, mentre il primo cittadino non ha saputo dare spiegazioni sugli addobbi acquistati in passato. “Segno che anche nelle piccole spese c’e poca attenzione – il commento dai banchi della minoranza, e la risposta all’interrogazione non ci soddisfa”. Epilogo analogo anche sull’interrogazione tesa ad ottenere chiarimenti su alcune scelte gestionali operate dal Gal Peloritani, che hanno escluso la cittadina di Nizza dalle manifestazioni realizzate nei mesi scorsi: i quesiti avanzati da “Cambia Nizza” sono stati girati dal sindaco ai vertici del Gruppo di Azione Locale: “Risponderò a tutte le domande quando avrò ricevuto chiarimenti dal Gal” – ha affermato Di Tommaso – lasciando insoddisfatti i consiglieri di minoranza, che attendevano riscontri almeno sulle questioni che riguardano Nizza di Sicilia.