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Nizza, "Dipendenti comunali umiliati e senza stipendio da tre mesi"
16/02/2016 | POLITICA
16/02/2016 | POLITICA
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Il municipio di Nizza di Sicilia
“Ancora una volta vogliamo essere vicini alla cittadinanza, alle famiglie in difficoltà ed ai dipendenti comunali, pertanto siamo costretti a segnalare i problemi economici del Comune di Nizza di Sicilia”. Il movimento politico “Prendiamoci il futuro”, di cui fanno parte tra gli altri gli ex consiglieri comunali Carlo Gregorio e Paolo Scalici, si è espresso oggi con una nota denunciando l’esistenza di una grave situazione finanziaria all’interno dell’Ente nizzardo, le cui ricadute negative stanno colpendo principalmente i dipendenti della macchina amministrativa. “Nonostante il sindaco Giuseppe Di Tommaso ostenti, con dichiarazioni alla stampa locale, il superamento delle difficoltà finanziarie e nonostante le gravose imposte pagate dai cittadini – esordisce il gruppo – i dipendenti comunali hanno percepito l’ultimo stipendio a novembre 2015 (a dicembre hanno ricevuto solo la tredicesima) e inoltre non hanno percepito il salario accessorio del 2014 e del 2015. Il sindaco, in barba al contratto di lavoro, con avviso pubblico in bacheca, a sua firma, ha deciso di accordare un acconto di 500 euro ai dipendenti che presentino richiesta scritta. È assurdo – prosegue ‘Prendiamoci il futuro’ – che un dipendente debba chiedere un acconto su stipendi arretrati: nessuna richiesta è prevista per avere quanto è già un diritto, sancito dalla legge. Riteniamo tale richiesta – viene sottolienato nella nota – vessatoria della dignità del lavoratore, che ha diritto alla retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro eseguito”. Il movimento politico nizzardo ricorda poi come nei giorni scorsi la Fp Cgil, dopo un incontro avvenuto con alcuni dipendenti comunali, al fine di tutelare i loro diritti, abbia richiesto al Prefetto di Messina un tavolo tecnico tramite il segretario provinciale alle autonomie locali, Francesco Fucile, e il segretario provinciale del sindacato, Clara Crocè, i quali hanno evidenziato come il disagio per i dipendenti sia diventato enorme con tre mensilità di stipendi arretrati, che non permettono più alcuna sostenibilità familiare. “Gli stessi sindacalisti aggiungono che il Comune di Nizza di Sicilia presenta una condizione debitoria tale che non permette il regolare pagamento delle retribuzioni ai dipendenti – aggiungono gli esponenti di ‘Prendiamoci il futuro’ – e la mancanza di scelte chiare alimenta il caos sociale. Vero è che i contributi ai Comuni, da parte dello Stato e della Regione Siciliana, sono diminuiti ma in un periodo di crisi sarebbe stato giusto eliminare o ridurre costi superflui e tanti altri sprechi e privilegi. Perfino l’eccedenza del personale non è stata dichiara in tempo utile, che avrebbe consentito il risparmio di cospicue somme al bilancio comunale. Il disastro finanziario e il fallimento dell’Amministrazione comunale – conclude la nota – sono ormai sotto gli occhi di tutti! E il paese affonda…”.