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Nizza, Giovanni Vega punta a chiudere l'era Di Tommaso: “Serve un'alba nuova per il paese”
di Andrea Rifatto | 05/03/2017 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 05/03/2017 | POLITICA
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Giovanni Vega e il simbolo della sua lista
Per l’esordio ufficiale ha scelto la galleria comunale, “perché mi ritengo uno di voi e l’ho preferita in quanto luogo dei cittadini, a differenza dell’aula consiliare dove emerge la distanza tra la politica e il popolo”. Giovanni Vega, primo candidato sindaco alle elezioni amministrative di Nizza di Sicilia in programma in primavera, si è presentato così sabato sera dinanzi ai suoi concittadini, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a scendere in campo per contrapporsi all’amministrazione uscente e arrivare al governo cittadino. Cinquantotto anni, di professione farmacista, responsabile della farmacia presso l’ospedale “San Vincenzo” di Taormina, Vega è componente dell’associazione “Prendiamoci il futuro” ma la sua candidatura non è espressione diretta del sodalizio, in quanto nasce da una decisione autonoma maturata negli ultimi tempi. “Ho accolto con umiltà l’invito a candidarmi giunto da molti nizzardi – ha esordito profondamente emozionato – e negli ultimi mesi ho toccato da vicino il tessuto sociale del paese, pieno di energie positive che dovranno unirsi per implementare il rilancio economico e sociale di Nizza”. Lo schieramento che lo vedrà in pista per la carica di primo cittadino è denominato “RinnoviAmo Nizza” e in un manifesto srotolato dai due figli è stato illustrato il simbolo che gli elettori troveranno sulla scheda, un cuore con all’interno la spiaggia con due barche e sullo sfondo del mare un sole che sorge. “Quel sole che sta nascendo simboleggia l’alba di un nuovo giorno per Nizza – ha sottolineato Giovanni Vega – perché vogliamo modificare la storia, aprire una nuova strada e proporre un nuovo modo di governare”. Poco meno di cento i cittadini giunti alla galleria comunale per ascoltare le prime dichiarazioni del candidato sindaco: tra questi gli ex consiglieri comunali Carlo Gregorio (presidente dell’associazione “Prendiamoci il futuro") e Paolo Scalici e alcuni esponenti del Partito democratico come il consigliere di minoranza Francesco Briguglio e Nella Foscolo, che fanno parte dell’ala del partito che non condivide l’alleanza dei democratici con l’attuale presidente del Consiglio comunale Carmelo Rasconà, che non ha ancora ufficializzato la decisione ma sarà il candidato a sindaco del gruppo che fa riferimento al primo cittadino Giuseppe Di Tommaso, perché rappresenta la continuità politico-amministrativa con l’attuale sindaco. “La mia campagna non sarà caratterizzata da bassezze o mezzucci per conquistare elementi a mio favore – ha sottolineato Vega – ma voglio farmi promotore di un cambiamento spinto dai cittadini: il mio programma nascerà da voi perché un sindaco deve ascoltare e condividere con gli altri le decisioni, altrimenti si parla di monarchia oppure di oligarchia. Non vogliamo un sindaco che accentri le scelte, né un team con un solo fuoriclasse, perché deve essere svolto un lavoro di squadra. Da molti anni è evidente lo stupefacente declino di Nizza, è più una presa d’atto che una critica all’amministrazione perché in questa sede è insensato criticare quanto fatto dai precedenti sindaci, è sotto gli occhi di tutti. Il primo obiettivo a cui puntiamo – ha aggiunto – è ricostruire la coesione del paese come comunità, perché in questi anni è mancato l'ascolto reciproco che ha determinato un annichilamento tra noi stessi, perché abbiamo ritenuto che le cose non potessero cambiare. E ciò è sbagliato”. Il candidato di “RinnoviAmo Nizza”, nel suo intervento durato poco meno di mezz'ora, ha poi toccato alcune tematiche che verranno approfondite nel programma elettorale, dai giovani alle categorie deboli come anziani e malati, fino al mancato sviluppo turistico del paese, “perché è vergognoso che neanche in estate si riescano ad attrarre visitatori”. “La trasparenza sarà una costante della nostra amministrazione, soprattutto in tema di bilanci, perché il nostro – ha concluso Giovanni Vega – sarà un governo contraddistinto da serietà e concretezza”. Una compagine, dunque, che scende in campo per segnare una netta frattura con il passato e convincere i nizzardi a chiudere l’esperienza trentennale che ha visto Di Tommaso alla guida del paese per dare spazio a un nuovo modo di fare politica.