Sabato 23 Novembre 2024
Tre consiglieri hanno contestato la seduta online. La replica della maggioranza


Nizza, il Consiglio approva il bilancio: la minoranza diserta e attacca l'Amministrazione

di Redazione | 29/05/2021 | POLITICA

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Diversi gli argomenti trattati nel corso della seduta

Via libera dal Consiglio comunale di Nizza di Sicilia al bilancio di previsione 2021/2023 e ad una serie di atti connessi, come il Piano triennale delle opere pubbliche, le aliquote Imu e il documento unico di programmazione. Le delibere hanno ottenuto il voto favorevole degli otto consiglieri di maggioranza, riunitisi nella seduta convocata in modalità online dal presidente Carmelo Miceli vista l’emergenza sanitaria in corso. Una convocazione che però ha scatenato le proteste da parte dei consiglieri di opposizione, che hanno duramente contestato con due note la decisione del presidente, attaccando la compagine di maggioranza. Con la prima, inviata alla Regione e al prefetto, Carlo Gregorio e Nella Foscolo hanno espresso “stupore e assoluto dissenso” evidenziando che “durante tutto il periodo della pandemia i Consigli comunali si sono tenuti in presenza osservando il necessario distanziamento interpersonale”. “Riteniamo che l’ipocrisia e la viltà intellettuale che ruota intorno all’applicazione della norma sia invera nella dolosa lesione dei diritti e delle prerogative dei consiglieri di minoranza - scrivono i due - perchè ingiustificabile e del tutto incongruamente sproporzionata, rispetto all’attuale situazione epidemiologica  per di più che in Sicilia e, quindi anche a Nizza, vigono le attuali disposizioni prescritte per la zona gialla, che prevede un’ampia ripresa della attività in presenza”. Secondo Gregorio e Foscolo gli importanti argomenti all’ordine del giorno “abbisognano di un confronto serio e costruttivo non on line, come già sperimentato il 30 novembre con ricorso alla modalità telematica, probabilmente per ridurre le possibilità della partecipazione alla discussione e all’esame approfondito dei grandi argomenti previsti, soprattutto da parte dei consiglieri di minoranza, essendo nota da sempre l’assenza di qualsiasi loro intervento, adusi ad approvare da sempre e senza alcuna interlocuzione tutte le proposte presentate dal sindaco”. I due consiglieri hanno quindi sottolineato come “la mancata convocazione delle commissioni, le possibili e frequenti problematiche di connessione e la scarsa o difficoltosa partecipazione del pubblico al dibattito, riducono la seduta consiliare ad una semplice lettura della proposta di deliberazione, che non è certamente il compito affidato al ruolo e alla competenza  dell’organo di indirizzo e controllo del Comune, andando a ledere, in modo devastante, quei principi democratici su cui si reggono i ruoli politici di ciascuno membro dell’ordinamento comunale”. Per tale motivo, in segno di protesta, non hanno partecipato alla seduta online.

Anche la consigliera indipendente di minoranza Rosita Naclì non ha partecipato al Consiglio, inviando una nota al Comune, al Ministero dell’Interno e al Prefetto, ritenendo che la seduta online “rappresenta la concreta dimostrazione dell’ottuso ed incolto rispetto della collettività e di come l’emergenza sanitaria sia divenuta da parte dell’Amministrazione uno inopinabile strumento di governo della vita istituzionale oltre gli stretti confini della sua dimensione sanitaria, sostenendo che il Covid-19 è divenuto un preteso per sovvertire regole, diritti e principi di civiltà giuridica. Tale tentativo di ridisegnare regole e modalità di celebrazione delle riunioni del civico consesso, attraverso un uso strumentale di un provvedimento governativo e di fronte ai morsi della pandemia - scrive Naclì - ha armato in modo sproporzionato la compagine politica di maggioranza del formidabile tentativo di sovvertire strutturalmente le regole costituzionali inverando una dolosa aggressione dei diritti e delle prerogative dei consiglieri di minoranza”. Per la consigliera gli argomenti da trattare “necessitano di una feconda interlocuzione seria e costruttiva che in modalità on line non è possibile ottenere e ritengo che si sia fatto ricorso alla modalità telematica per ridurre le possibilità di partecipazione alla discussione e impedire qualsivoglia esame approfondito degli importanti argomenti previsti, soprattutto in danno dei consiglieri di minoranza, essendo nota da sempre l’assenza di qualsiasi intervento da parte dei consiglieri di maggioranza, che oramai da tempo si limitano ad approvare senza alcuna riflessione ed interlocuzione tutte le proposte presentate dal sindaco. Per di più, la difficoltosa partecipazione del pubblico al dibattito rappresenta il naufragio di quei principi democratici che reggono e governano le adunanze pubbliche oltre che a ledere il prestigio ed il decoro dell’intero Consiglio, ridotto a mera icona da una maggioranza politica che più che vocata a perseguire il bene della collettività si rende strumento di una lotta acritica contro i consiglieri di minoranza”. Dunque alla luce di queste considerazioni, “nell’esprimere assoluto dissenso per le modalità telematiche adottate per lo svolgimento del Consiglio”, in segno di protesta non ha partecipato ai lavori.

Subito dopo la seduta è arrivata la risposta del capogruppo di maggioranza e vicesindaco, Alessandro Interdonato: “Sembra assurdo che chi blatera sempre di voler fare il bene del paese fugga al confronto - esordisce - premesso che gli atti relativi al bilancio erano a disposizione dei consiglieri sin dalla fine del mese di aprile e nessuno dei consiglieri di minoranza abbia preso alcun documento relativo al bilancio comunale. Sembra assurdo che nelle scorse convocazioni fatte in presenza ci si lamentasse della modalità in presenza ed oggi, con tutti i problemi avuti con il Covid nell'ultimo mese nel nostro comune, non vada bene la modalità online. Addirittura accusare i consiglieri di maggioranza di non intervenire durante la trattazione dei punti, o di non conoscere gli atti, è una cosa ignobile - prosegue Interdonato - in quanto conoscono e discutono tutto nelle riunioni settimanali che la maggioranza fa o negli incontri pre consiliari dove si discute e si entra nello specifico. Non partecipare al bilancio del proprio comune è squalificante, non hanno mai presentato un emendamento - replica il capogruppo - fare opposizione non significa andare quotidianamente su Facebook a mistificare la realtà o sparare sentenze per recuperare un mi piace dallo scontento di turno. Di questi comportamenti verranno informati tutti gli organi competenti”. Poi il vicesindaco si sofferma sugli argomenti discussi e approvati, tra cui il Previsionale, spiegando che si tratta di “un bilancio redatto in maniera certosina dagli uffici e dagli amministratori che con tutte le problematiche generali che viviamo in questo momento hanno redatto uno strumento finanziario che corrisponde per tutti gli impegni assunti dalla maggioranza mantenendo tutti i servizi e le spese programmate dall'amministrazione, come si evince anche dalla relazione favorevole del revisore dei conti.


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