Sabato 23 Novembre 2024
Costo dei lavori lievitato e debito non saldato dal Comune a 18 mesi dall'intervento


Nizza, il "giallo" della pulizia della fogna non pagata: la minoranza chiede un Consiglio

di Andrea Rifatto | 14/02/2024 | POLITICA

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Gli interventi eseguiti a luglio 2022 sul lungomare

Che fine ha fatto il debito fuori bilancio da 176mila euro per gli interventi di pulizia della rete fognante sul lungomare? È quanto chiedono i consiglieri di minoranza di Nizza di Sicilia ad un anno e mezzo di distanza da quando risultano effettuati i lavori, presentando la richiesta di convocazione di una seduta del Consiglio comunale per la trattazione e conseguente votazione del riconoscimento del debito alla ditta catanese incaricata dal Comune. Richiesta che è stata inviata a sindaco, consiglieri comunali, revisore dei conti, Carabinieri, Prefettura, Assessorato regionale delle Autonomie Locali, Arpa, Corte dei conti, Agenzia delle Entrate e Anac. Una vicenda ancora tutta da chiarire, nata a partire dal giugno 2022 quando la giunta comunale ha stanziato 15mila 189 euro per la pulizia di vasche e pozzetti della fognatura e lo smaltimento dei rifiuti, servizio affidato dall’Ufficio tecnico ad una ditta per una spesa di 12mila 332 euro, liquidata a dicembre 2022. Lavori il cui costo, però, è poi lievitato fino alla cifra di 188mila 187 euro, ben oltre il preventivo iniziale, secondo la nota trasmessa dalla ditta a novembre 2022, che ha portato il Consiglio comunale ad approvare a maggioranza una variazione di bilancio per adeguare le previsioni di spesa di ulteriori 175mila 847 euro. Il mese dopo, però, l’aula ha rinviato l’approvazione del debito fuori bilancio “per la mancanza del parere del revisore dei conti, il quale aveva rappresentato la necessità di acquisire ulteriori atti”. Revisore dei conti che poi si è dimesso, come il successivo rimasto in carica solo due mesi. A gennaio dello scorso anno la ditta non ha accolto la proposta di ridurre del 10% il costo dell’intervento formulata dal Comune e ad aprile 2023 ha chiesto il pagamento entro 15 giorni di 125mila 096 euro, con riferimento solo al servizio urgente della disostruzione (frazione liquida) ad esclusione della spesa necessaria per lo smaltimento della frazione solida. 

“Ad un anno dalla precedente convocazione e dal rinvio della discussione sul riconoscimento del debito fuori bilancio - scrivono adesso i consiglieri di minoranza Agatino Di Blasi, Concita Isaja, Giuseppe Di Tommaso e Antonino Leone - e ad un anno e mezzo dall’esecuzione dei lavori, tale rilevante argomento incomprensibilmente ancora non viene riproposto alla trattazione da parte del Consiglio comunale, dopo che abbiamo già espresso alcune importanti criticità e perplessità sulle procedure adottate sia da un punto di vista della regolarità amministrativa che sulle fasi operative dell’intervento di disostruzione”. Tra le anomalie segnalate dall’opposizione “l’esecuzione dei lavori esclusivamente in notturna, con anomalie nella procedura di smaltimento dei rifiuti fognari, dalla gestione dei formulari della frazione liquida, successiva ai lavori, all’inesistente computo metrico, dall’eventuale ricorso al sub appalto, alla attestazione di regolarità dei lavori eseguiti, alla mancanza di documentazione fotografica; l’assenza della fatturazione a distanza di ben 18 mesi dall’esecuzione dei lavori e anomalie nelle fasi di smaltimento della parte solida, il cui importo è iscritto nella nota spesa dell’11 novembre 2022 ma non viene richiesto nella diffida ad adempiere del 17 aprile 2023”. La minoranza chiede adesso che si definisca una volta per tutte la questione ed esprime già il proprio parere contrario al riconoscimento del debito fuori bilancio.


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