Nizza, indennità più alte agli amministratori, la minoranza attacca: "Scelta incoerente"
di Andrea Rifatto | 23/11/2022 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 23/11/2022 | POLITICA
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Il sindaco Briguglio e il capogruppo di minoranza Di Blasi
Botta e risposta tra maggioranza e opposizione a Nizza di Sicilia sull’aumento delle indennità degli amministratori, deciso dalla giunta guidata dal sindaco Natale Briguglio con una delibera di agosto, che ha introdotto gli incrementi decisi dallo Stato e previsti anche in Sicilia con una norma regionale che li pone a carico dei Comuni, "in quanto la responsabilltà dei sindaci dei piccoli Comuni - si legge nel provvedimento - non è affatto inferiore rispetto a quelle dei colleghi di realtà più grandi". La proposta è stata approvata in Consiglio comunale con gli otto voti favorevoli del gruppo di maggioranza e l’astensione dei quattro di minoranza. “Questo aumento di indennità previsto dalla normativa è più che meritato per il presidente del Consiglio comunale - ha esordito il capogruppo di maggioranza Domenico Santisi - sempre attivo e presente, sicuramente un ottimo investimento per il paese”. Di parere opposto la minoranza, che tramite il capogruppo Agatino Di Blasi ha chiesto alla giunta e al presidente del Consiglio di rinunciare all’aumento dell’indennità, come accaduto in altri Comuni: “Le condizioni dell’Ente, dichiarato strutturalmente deficitario in occasione del Rendiconto 2021, e le generali condizioni della comunità avrebbero suggerito un costume di morigeratezza che si poteva manifestare quanto meno nel rimandare l’aumento dell’indennità - evidenzia l’esponente di opposizione - mantenendone l’attuale ammontare di 1.991 euro per il sindaco. Noi consiglieri del gruppo ‘Pace e Futuro’, pur ritenendo legittimo e condivisibile il principio per cui chi si dedica alla comunità, rivestendo ruoli istituzionali di responsabilità, debba essere indennizzato (non certamente remunerato) in funzione del tempo che impiega nella cura dell’interesse collettivo, dall’altro lato non possiamo non evidenziare come vi sia un aumento consistente che nel caso dell’indennità del sindaco raggiungerà forse fino a oltre i 3mila euro mensili”. “Spesso si strumentalizzano i costi della politica e ognuno può usare le proprie indennità secondo coscienza - ha detto in aula il sindaco Briguglio - si tratta di aumenti risibili e le indennità sono spesso uno strumento politico da mettere anche a disposizione della comunità, senza necessità di atti formali o di pubblicizzare le proprie scelte”. Secondo Di Blasi, però, “la delibera di giunta con la quale è stata aumentata l’indennità di funzione per il 2022 non è per niente trasparente, poiché si limita a citare solo la percentuale di aumento che è del 45 % rispetto a un dato non noto, cioè al 22% del trattamento economico complessivo del presidente della Regione siciliana. In questo modo la deliberazione non riferisce e non rende pubblico l’effettivo attuale ammontare delle nuove indennità erogate dal Comune di Nizza di Sicilia ai suoi amministratori. In luogo di una becera, ottusa ed oltranzista istanza di rinunzia totale, utile solo ad accrescere un inopportuno, imprudente ed azzardato scontro sociale - aggiunge il capogruppo di minoranza - appare coerente, equo e ragionevole, consci del carico di responsabilità che gravano su Giunta e Consiglio, sarebbe stato opportuno quanto meno mantenere l’attuale ammontare, tanto più che l’indennità è totalmente a carico delle casse comunali (diversamente da altre regioni d’Italia) e nel caso del presidente talmente irrisoria che anche la semplice accettazione avrebbe svilito l’autorevolezza di chi riveste l’alto ruolo rappresentato dalla seconda carica dell’Ente”. Il consigliere Giuseppe Di Tommaso si è detto d’accordo con il sindaco sulle indennità, rilevando però che “negli anni passati c’è stata un’avversione completa e continua alle indennità degli amministratori da parte della minoranza dell’epoca e da parte di vari partiti. Viceversa noi non siamo più contrari alle indennità ma non possiamo essere favorevoli all’aumento, che si poteva rinviare ad esempio all’anno successivo”. Il presidente del Consiglio Gaetano Scarcella ha replicato di non aver mai fatto battaglie sulle indennità, ma casomai sulla qualità di chi amministra: “Purtroppo nel dibattito politico è stato un argomento di facile appeal sulla popolazione, ma non ci si è soffermati invece sulla selezione degli amministratori. Ritengo coerente il mio agire. Gli amministratori svolgono un ruolo complesso e a contatto con i cittadini”.