Articoli correlati
Nizza. "L'emergenza stipendi non è rientrata. Non ci faremo intimidire"
04/03/2016 | POLITICA
04/03/2016 | POLITICA
2256 Lettori unici
Paolo Scalici e Carlo Gregorio, esponenti di "Prendiamoci il futuro"
Dall'associazione “Prendiamoci il futuro” riceviamo e pubblichiamo una nota di chiarimento sul manifesto realizzato lo scorso 17 febbraio per denunciare la situazione dei ritardi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali di Nizza di Sicilia. “Prendiamoci il Futuro” è un’associazione socio-culturale che, nel proprio statuto, tra le altre finalità, si è posto il compito di ascoltare, informare e sostenere i lavoratori, i pensionati, i giovani e tutti i cittadini, nella tutela dei loro diritti, nelle loro esigenze e nelle loro iniziative, pertanto visto il perdurare della grave crisi finanziaria ed economica, che ha determinato drammatiche conseguenze sociali, mettendo in serie difficoltà anche le famiglie nizzarde, la nostra associazione si propone di stare accanto ai cittadini, di esserne sostegno, voce e speranza di cambiamento per un futuro migliore. In tale contesto, il nostro manifesto, recante la data del 17 febbraio, è stato il risultato di lamentele ascoltate già nel mese di dicembre 2015, quando alcuni dipendenti hanno manifestato il loro disappunto per l’ennesimo ritardo, dell’Ammnistrazione, nel pagamento degli stipendi. Infatti, allora, come in maniera precisa e veritiera riporta lo stesso manifesto, fu pagata solo la tredicesima mensilità. A metà febbraio un gruppo di dipendenti hanno reiterato le loro rimostranze, perché ormai stava per maturare il terzo stipendio arretrato. La lamentela dei dipendenti comunali ha investito la rsu della Cgil e, il 12 febbraio scorso, hanno ottenuto un incontro con Francesco Fucile, segretario provinciale alle autonomie locali, il quale, unitamente a Clara Crocé, segretario generale di Messina, a tutela dei diritti dei lavoratori, ha richiesto al Prefetto di Messina l’apertura di un tavolo tecnico. Così come pubblicato da qualche organo di stampa, i sindacalisti, in quell’occasione hanno dichiarato: "Il disagio per i dipendenti è diventato enorme con tre mensilità di stipendi arretrati, che non permettono più alcuna sostenibilità familiare”. Gli stessi sindacalisti hanno aggiunto che il Comune di Nizza di Sicilia presenta una condizione debitoria tale che non permette il regolare pagamento delle retribuzioni ai dipendenti e la mancanza di scelte chiare alimenta il caos sociale. Solo dopo avere assistito a tali vicissitudini e visto che non si avevano notizie riguardo la data dei pagamenti, “Prendiamoci il Futuro” ha deciso di sostenere tali dipendenti comunali, perché accanto ad ogni singolo lavoratore che non percepisce lo stipendio c’è una famiglia che potrebbe trovarsi nell’impossibilità di mantenere impegni economici e soddisfare anche esigenze indispensabili. Vero è che i contributi, ai Comuni, da parte dello Stato e della Regione Siciliana sono diminuiti, che arrivano in ritardo ma, in un periodo di crisi, sarebbe stato giusto eliminare o ridurre costi superflui e tanti altri sprechi e privilegi.Pertanto, al contrario di quanto dichiarato dall’Amministrazione Comunale, riteniamo che l’attuale disastrosa situazione, sia stata in gran parte causata proprio dalla cattiva gestione della cosa pubblica. In merito alla dichiarazione riportata dai giornali, con la quale gli stessi amministratori si dispiacciono che venga fatta “campagna elettorale sulla pelle dei dipendenti comunali”, ci permettiamo di ricordargli come non si siano dispiaciuti per niente, quando, durante uno dei consigli comunali del 2015, il sindaco, gli assessori e i consiglieri di maggioranza, non hanno sentito le ragioni della minoranza, che chiedeva la rinuncia alle loro indennità, per pagare una cartella esattoriale, scaturita dalla dimenticanza di qualche imprecisato dipendente. In quell’occasione, invece di individuare i responsabili, non si sono dispiaciuti affatto, di far gravare sulla pelle dei cittadini il pagamento di una significativa somma, oltre a interessi di mora e spese annesse. Quindi, non si dispiacciano nel pensare che sia già iniziata la campagna elettorale a circa un anno e qualche mese dalle elezioni, perché, il nostro attivismo non è campagna elettorale, ma un modo di fare chiarezza e sostenere le esigenze dei lavoratori e di tutti quei cittadini che vivono il presente con crescente difficoltà, di far rivivere il nostro paese, spento e stanco. L’Associazione "Prendiamoci il Futuro", costituita per essere al servizio del cittadino, agisce e sempre agirà, nel pieno rispetto del proprio statuto; a colui che interpreta le iniziative di “ Prendiamoci il Futuro”, come un inizio della campagna elettorale, per le elezioni amministrative che si svolgeranno probabilmente nel mese di maggio del prossimo anno, rispondiamo che ha giudicato, il nostro operato, utilizzando il suo metro, sicuramente molto lontano dai nostri principi e dal malcontento di molti cittadini. L’Associazione “Prendiamoci il Futuro” non si lascerà intimidire o screditare da nessuno, continuerà a fare volontariato e ad essere vicina ai più deboli, ad essere la voce di chi non ha il coraggio o la forza di parlare, ad essere al fianco di coloro che lo chiederanno o che ne avranno bisogno, si attiverà per valorizzare il patrimonio sociale e culturale, storico, ambientale, paesaggistico, artistico e architettonico del nostro territorio e procederà nel proprio operato, seminando la speranza di costruire un futuro migliore.
Il capogruppo di maggioranza, nella sua dichiarazione agli organi di stampa, ha spostato il centro dell’attenzione soltanto sui 54 precari, ma noi vogliamo chiarire che la possibilità di richiesta di acconto è stata data a tutti i dipendenti, non solo ai precari, infatti chi degli impiegati di ruolo lo ha ritenuto necessario, ha presentato richiesta di acconto e lo ha incassato. Inoltre non è vero che l’emergenza stipendi è rientrata, perché i dipendenti di ruolo non hanno ancora percepito lo stipendio di febbraio e non si ha certezza di quando potrà essere pagato, così come non si ha notizia del salario accessorio del 2014 e del 2015 che spetta alla quasi totalità dei dipendenti comunali. Ci risulta, tra l’altro, che la situazione debitoria del Comune di Nizza di Sicilia peggiori di giorno in giorno e proprio ultimamente sembra sia pervenuto un pagamento inevaso nei confronti dell’Enel e altre aziende, di oltre 650.000 euro, non previsto in bilancio, e del quale è allo studio la forma di pagamento il più possibile dilazionata nel tempo, come già fatto con il debito ATO, con il debito Riscossione Sicilia e con l’anticipazione della Cassa Depositi e Prestiti.
Nizza di Sicilia, 04/03/2016
Carlo Gregorio, presidente