Nizza, Naclì sul bilancio 2018: "Buon lavoro di Isaja, il sindaco manca di rispetto"
di Redazione | 10/06/2018 | POLITICA
di Redazione | 10/06/2018 | POLITICA
1766 Lettori unici
La consigliera indipendente Rosita Naclì
“Ho letto con particolare interesse quanto dichiarato dal capogruppo di maggioranza Alessandro Interdonato (qui l’articolo) in merito all'approvazione del documento unico di programmazione e al bilancio previsionale ed a tal proposito al fine di fugare ogni possibile dubbio rendo noto di aver riconosciuto il merito all'assessore Concita Isaja di essere riuscita a definire con precisione la rispondenza tra gli obiettivi annuali e pluriennali che l'Amministrazione intende perseguire con le risorse finanziarie ad essi destinati”. A parlare è la consigliera comunale indipendente Rosita Naclì di Nizza di Sicilia dopo l’approvazione del Bilancio di previsione 2018-2020, su cui la stessa ha deciso in aula di astenersi. “Pur trattandosi sempre di previsioni contenute nella sezione operativa del Dup, debbo oggi riconoscere anche l'ineccepibile rispetto istituzionale che l'assessore Isaja ha mantenuto durante tutto il Consiglio nei riguardi della sottoscritta consigliera indipendente. Tuttavia – spiega Naclì – ho espresso con radicato convincimento forti criticità in ordine alle linee programmatiche relative alle azioni o ai progetti che il sindaco intende realizzare nel corso del mandato”. La consigliera evidenzia come “l'art. 46, comma 3 del Testo unico Enti locali dispone che il sindaco presenti al Consiglio il programma di mandato o programma di legislatura che rappresenta il sinallagma con lo stesso corpo elettorale. Tali linee programmatiche racchiuse nella sezione strategica del Dup così come elaborate non tengono conto delle linee di indirizzo della programmazione regionale ed europea. Purtroppo non ho ottenuto alcuna risposta o chiarimento da parte del sindaco alle eccezioni che ho formulate durante la discussione a causa del continuo allontanarsi dall'aula da parte del sindaco Briguglio, manifestando uno sconfortante sgarbo istituzionale nei riguardi di un consigliere eletto che in quel momento dava seguito al proprio mandato elettorale, sminuendo anche il ruolo del Consiglio quale sede di verifica ma anche di interlocuzione costruttiva delle scelte che il corpo elettivo deve operare per il bene della collettività. D'altronde - conclude Rosita Naclì – tale atteggiamento del sindaco nei riguardi del consigliere indipendente è coerente se si rinvia alle scelte da egli stesso operato nella formazione della delegazione dei viaggi istituzionali”.