Nizza, nasce il Comitato per il No al referendum costituzionale
12/07/2016 | POLITICA
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Referendum costituzionale 2016: perché si sono rese necessarie le votazioni? Per cosa si andrà a votare? Quali le motivazioni del Si? Perché votare No? Sono le domande alle quali l’associazione “Prendiamoci il futuro” di Nizza di Sicilia risponderà nel corso di un incontro aperto ai cittadini in programma domani, mercoledì 13 luglio alle ore 18.30, nell’aula consiliare. “Gli italiani, il prossimo autunno, saranno chiamati a dire sì o no alla proposta di legge Boschi sulla riforma costituzionale, perché, in sede di votazione, in Parlamento, il ddl non ha ottenuto la maggioranza dei voti, pertanto, la decisione, della sua entrata in vigore, spetterà ai cittadini – spiega Carlo Gregorio – presidente del sodalizio –. Il testo della riforma Boschi introduce diverse novità, tra cui l’abolizione del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la modifica del quorum per l’elezione del presidente della Repubblica e l’aumento del numero delle firme necessarie per proporre un referendum. Lo scontro tra il Sì e il No è trasversale e attraversa tutti gli schieramenti politici, ideologici e culturali. Il referendum costituzionale 2016 è molto importante perché si deciderà se cambiare oppure no alcuni punti cardine del testo della Costituzione così come lo conosciamo – sottolinea Gregorio – quindi è bene arrivare preparati e consapevoli riguardo al ddl Boschi e le posizioni favorevoli e contrarie”. L’Associazione socio-culturale “Prendiamoci il futuro” ha ritenuto di dover dare il proprio contributo in difesa della Costituzione Italiana, schierandosi per il No. “La Costituzione è la legge fondamentale della Repubblica italiana, la più alta espressione del patrimonio normativo, storico e culturale del popolo italiano: è vero che ne è prevista la modifica, nel momento in cui, in alcuni punti, dovesse risultare anacronistica, ma la Riforma costituzionale decisa dall’attuale Governo – aggiunge il presidente – appare poco chiara e inadeguata e la Costituzione troppo preziosa per essere rimaneggiata, con superficialità, senza il suffragio universale. All’incontro in municipio parteciperanno Salvatore Bottari, docente in Storia moderna all’Università di Messina e Maurizio Rella, responsabile del Coordinamento Democrazia Costituzionale di Messina. Nell’occasione verrà costituito il Comitato per il No alla riforma costituzionale.