Giovedì 25 Aprile 2024
Il presidente Carmelo Miceli interviene sulla mancata partecipazione alle sedute


Nizza. "Nessuna regola violata, minoranza poco rispettosa del Consiglio"

di Redazione | 23/09/2017 | POLITICA

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Il presidente del Consiglio Carmelo Miceli

“Non sono stati pregiudicati i diritti dei consiglieri di minoranza, la decisione e l’atteggiamento assunto da ‘Rinnoviamo Nizza’ è ingiustificabile, pretestuoso e poco rispettoso di tutto il Consiglio comunale e di tutti i cittadini”. Replica così il presidente del Consiglio di Nizza di Sicilia, Carmelo Miceli, alla mancata partecipazione dei consiglieri Giovanni Vega, Carlo Gregorio e Nella Foscolo alle sedute della Commissione consiliare Bilancio, finanze, tributi e attività produttive di martedì scorso e del Consiglio di giovedì. I tre hanno contestato il mancato rispetto di quanto previsto dallo Statuto comunale sostenendo come non sia stata convocata preliminarmente la riunione dei capigruppo consiliari prima di procedere a fissare le riunioni della Commissione e del Consiglio, evidenziando inoltre come quella consiliare fosse una seduta ordinaria e quindi a loro avviso non era giustificabile il preteso carattere di urgenza della stessa. “La conferenza dei capigruppo è un organo consultivo del presidente del Consiglio comunale, quindi organo che ha la facoltà di esprimere pareri e non di prendere decisioni – spiega Miceli nella nota inviata al sindaco, ai capigruppo consiliari, al consigliere indipendente Rosita Naclì e alla segretaria –  e come disposto dallo Statuto e dal Regolamento del Consiglio, la  conferenza dei capigruppo concorre a definire la programmazione delle sedute e la formazione dell'ordine del giorno, considerando che in questo caso non c'era niente da programmare e da definire in quanto all'ordine del giorno era previsto un unico punto, che tra l'altro rappresenta un atto dovuto. La convocazione del Consiglio Comunale e la fissazione della data e dell'ordine del giorno spetta al presidente – prosegue Carmelo Miceli – e considerato che tale deliberazione non comportava alcun pregiudizio all'attività politica e di indirizzo del Consiglio comunale, evidenzio come l'unico punto posto all'ordine del giorno riguardava un atto dovuto del Consiglio e la conferenza dei capigruppo non avrebbe contribuito in maniera alcuna a pregiudicare i diritti dei consiglieri di minoranza”. Il presidente precisa di non aver ritenuto opportuno convocare formalmente la conferenza dei capigruppo, attenendosi alle sue prerogative, conformandosi a quanto stabilito dalla normativa e dai regolamenti, convinto che non sia stato violata alcuna regola di democrazia.

“Riguardo alla volontà collaborativa a cui fanno riferimento i consiglieri di minoranza si ritiene sia bene fare parlare i fatti e alla luce di ciò si può tranquillamente affermare che il sottoscritto – conclude il presidente Miceli – ha sempre dimostrato ampiamente, in numerose precedenti occasioni, di essere disponibile e di venire incontro a tutte le esigenze e richieste dei consiglieri comunali e in particolar modo del gruppo ‘Rinnoviamo Nizza’, cosa che, ovviamente, continuerò a fare nel rispetto di tutte le parti rappresentate in Consiglio”. La seduta consiliare di giovedì ha visto il Consiglio (presente solo il gruppo di maggioranza (meno il consigliere Agatino Riposo) mentre la minoranza ha disertato e il consigliere indipendente Naclì non ha potuto partecipare per impegni precedentemente assunti, approvare l’unico punto all’ordine del giorno, ossia la ricognizione straordinaria delle partecipazioni societarie. Come spiegato in Aula dal responsabile dell’Area economico-finanziaria, Teodoro Santisi, il Governo impone alle Pubbliche Amministrazioni e quindi anche ai Comuni di aggiornare le partecipazioni societarie degli Enti per verificare l'utilità della persistenza delle partecipazioni. Nel caso di Nizza sono sei: Ato Me4 (in liquidazione), Peloritani Spa (in liquidazione), Peloritani Terre dei Miti e della Bellezza, Società consortile Taormina-Etna, Srr Messina Area Metropolitana e Sviluppo Taormina-Etna (in liquidazione).


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