Nizza, "Più risorse per gli spettacoli estivi ma meno soldi per l’assistenza agli anziani"
di Andrea Rifatto | 14/09/2022 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 14/09/2022 | POLITICA
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Per la maggioranza una variazione in regola
“Una discutibile gestione economica delle finanze comunali da parte dell’Amministrazione, con numerose irregolarità che ci portano a sottoporre gli atti finanziari e le nostre deduzioni al vaglio della Corte dei conti”. L’affondo della minoranza di Nizza di Sicilia arriva in Consiglio comunale, in occasione della discussione della seconda variazione al bilancio di previsione 2022 portata in aula dalla maggioranza. Una manovra da 171mila 890 euro, che lascia intatta l’invarianza degli equilibri di bilancio, approvata con otto voti della maggioranza e tre contrari della minoranza, che ha contestato le decisioni dell’Amministrazione e il contenuto della variazione. “In campagna elettorale abbiamo condiviso con la comunità - ha spiegato in aula il capogruppo di maggioranza Domenico Santisi - l’esigenza e la volontà di intraprendere un percorso di valorizzazione dei quartieri storici del paese, supportare le attività commerciali e generare ricchezza a beneficio dell’intera comunità. Ciò ha trovato concretezza con la Notte Bianca, il ‘Ciumareddu Art Fest’ e il ‘Beer Festival’, iniziative definite in corso d’opera che hanno riscosso apprezzamenti e che ci hanno portato a discutere la variazione di bilancio”. Dai banchi dell’opposizione sono arrivate molteplici contestazioni, a partire dal fatto che il revisore dei conti, seppur abbia espresso parere favorevole, “non ha avuto la possibilità di procedere ad una sistematica verifica in contraddittorio dei dati - ha detto il capogruppo Agatino Di Blasi - in ragione di una non meglio precisata e motivata urgenza, anche se non formalmente dichiarata, nella convocazione del Consiglio, negandosi una vera ed approfondita valutazione di merito delle singole variazioni e limitandosi ad un mero esame contabile”. Diverse le contestazioni mosse dal gruppo “Pace e Futuro”. Sulle manifestazioni estive la minoranza nizzarda evidenzia come “l’aumento di 6mila euro non fa altro che confermare come l’organizzazione degli eventi (si ribadisce solo estivi) sia stata fondata sull’assenza di idonee e sufficienti risorse economiche che solo oggi l’Amministrazione cerca di rastrellare fra i vari capitoli, in aperta violazione delle norme giuridiche e contabili e, cosa ancor più grave, in assenza di validi e legittimi impegni di spesa che determineranno la costituzione di numerosi e, per la loro entità, sistematici debiti fuori bilancio. Una variazione a copertura di spese certe appare irrituale e certamente non conforme alla natura giuridica della funzione delle variazioni di bilancio, che rappresentano il rimedio ad esigenze sopravvenute, non a quelle anche preventivate”. Secondo l’opposizione, la delibera di giunta del 21 luglio relativa alle manifestazioni estive “appare illegittima in quanto trova copertura solo l’acconto indicato (10mila euro) ma non il resto della somma preventivata, il cui residuo è di fatto un debito fuori bilancio. L’Amministrazione da un lato aumenta le somme (che avrebbe dovuto avere prima) per gli spettacoli, dall’altro riduce le spese per l’assistenza domiciliare agli anziani di ben 18mila euro, in assenza di una valida e soprattutto immediata soluzione per coloro, soprattutto quelli in condizione di fragilità economica, che si vedono privare di un utile e talvolta essenziale sostegno senza alcuna certezza né sui tempi, né sui modi, mentre al contrario sarebbe stato opportuno avviare l’assistenza con i fondi comunali ed eventualmente effettuare le variazioni al sopraggiungere di altre risorse, con la consapevolezza però che il servizio sarebbe stato espletato in tempi celeri e certi”. Tra le criticità rilevate nella variazione da Di Blasi e colleghi anche l’assunzione del mutuo da 50mila euro per l’allestimento del Centro raccolta rifiuti, in quanto il 9 agosto era stata attestata la copertura finanziaria che però non vi era in bilancio; la sottostima dello stanziamento per liti ed arbitraggi; lo svincolo delle somme del fondo soccombenze distribuite in altri capitoli, nonostante il rischio di esiti negativi in contenziosi.