Pagliara, "Consigli a porte aperte troppo rischiosi": consigliere diserta per protesta
di Redazione | 10/11/2020 | POLITICA
di Redazione | 10/11/2020 | POLITICA
1936 Lettori unici
Il consigliere Fiorenzo Dii Blasi
Le sedute del Consiglio comunale di Pagliara devono svolgersi a porte chiuse, nel rispetto delle misure del Governo e delle linee guida del Ministero della Salute che regolano le prescrizioni per il contenimento del Covid-19, attraverso le limitazioni di quelle situazioni di affollamento di più persone in un unico luogo. È quanto chiede il consigliere indipendente di minoranza Fiorenzo Di Blasi, che ieri ha inviato una nota al sindaco, al presidente del Consiglio e al segretario comunale, annunciando anche la sua assenza alla seduta di oggi pomeriggio “in quanto la stessa non rispetta la legittimità al contrasto all’emergenza epidemiologica con la limitazione degli accessi al pubblico nei locali del Palazzo municipale e di conseguenza alle sedute del Consiglio”. Il consigliere evidenzia come “è stato stabilito che i Consigli comunali possono svolgersi purché siano a porte chiuse, garantendo la visibilità attraverso canali di comunicazione differiti, quali ad esempio dirette streaming o sui social network, fatta salva la facoltà del sindaco a disporre diversamente” e ricorda come “sebbene nel nostro comune non si siano registrati eccessivi casi di contagio, sono sempre da rispettare le prescrizioni dettate dalle norme, al fine di contrastare la diffusione del virus fino alla data di cessazione dello stato di emergenza”. Secondo Di Blasi, visto che solitamente a Pagliara sono presenti ai Consigli comunali anche 15-20 persone tra il pubblico, vi è la necessità di svolgere le sedute a porte chiuse nel rispetto e per la tutela della salute di tutti e il consigliere cita anche un documento dell’Associazione Nazionale Professionale Segretari Comunali che riporta come “lo svolgimento delle sedute del Consiglio comunale, nella situazione di emergenza da Covid-19 in atto, pur nell’assenza di prescrizioni normative specifiche impositive di particolari obblighi, deve avvenire con modalità coerenti con le indicazioni che, a livello nazionale e regionale, sono fornite per cercare di limitare quanto più possibile la diffusione del virus.”. Di Blasi conclude quindi dicendo che “non possiamo chiedere ai nostri concittadini il sacrificio di evitare assembramenti per poi indire dei Consigli con la presenza di pubblico, è evidente che nel rispetto e per la tutela della salute di tutti è necessario per primi dover adottare regole di buon senso e di garanzia, dandone esempio”. Per questi motivi oggi non sarà presente alla seduta e ha invitato il presidente a dare lettura della sua richiesta.