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Pagliara, è rottura tra Puliatti e Prestipino: "Inopportuna la sua candidatura in lista"
di Andrea Rifatto | 26/04/2022 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 26/04/2022 | POLITICA
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Le strade di Rosetta Puliatti e Domenico Prestipino si dividono
È rottura a Pagliara tra la candidata sindaco Rosetta Puliatti e il leader di minoranza Domenico Prestipino, che sosteneva il progetto politico lanciato nelle scorse settimane in alternativa a quello del sindaco uscente Sebastiano Gugliotta. A renderlo noto è stata la stessa Puliatti: “La mia candidatura nasce da una proposta di un gruppo di persone facente capo all’ex sindaco nonché attuale consigliere di minoranza, in un primo tempo accettata da tutti - ha spiegato - e quella stessa sera una sola persona, tra i presenti, ha manifestato la volontà di far parte della nascente lista. Passando i giorni si è iniziato a parlare di cose del passato, di terreni, di pozzi, di fantasmi o scheletri e si è arrivati alla pretesa di Prestipino di essere candidato personalmente in lista. Candidatura che nasce dall'equivoco e dalla non chiarezza - precisa l’aspirante sindaca - una candidatura non prevista, nè reputata opportuna, non condivisa da alcuni e imposta”. Da qui sono sorti i contrasti tra Puliatti e il leader del gruppo storico Prestipino ed è nata quella che la candidata definisce “una guerra, una serie di scenate melodrammatiche che abbiamo guardato da spettatori sbigottiti e delusi, amareggiati per aver creduto alla lealtà e sincerità di un progetto politico. Non accettiamo il suo imporsi, la sua arroganza e il non rispetto verso chi non la pensa come lui - aggiunge la candidata a sindaco - abbiamo in comune un ideale, quello della politica pulita, lontano da equivoci e attacchi alla persona, siamo e rimaniamo liberi e dignitosi”. In un primo momento l’ex sindaco, secondo il racconto del gruppo, si era detto disponibile ad un passo indietro per fare spazio ad un’altra persona, magari un giovane, ma successivamente ha chiesto di essere candidato personalmente al Consiglio perchè benvoluto dagli elettori. “Credevamo in un progetto nuovo ma lui non è nuovo a queste cose - conclude amaramente Rosetta Puliatti - purtroppo lo abbiamo scoperto in ritardo”.