Martedì 16 Luglio 2024
Giuramento di sindaco e consiglieri. Laganà eletto presidente, Annone vice


Pagliara, "Si apre una fase nuova". La minoranza diserta per protesta il Consiglio

di Andrea Rifatto | 29/06/2017 | POLITICA

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Il sindaco con gli assessori e i consiglieri di maggioranza

Insediamento “anomalo” per il Consiglio comunale di Pagliara. Alla prima seduta si sono presentati solo i sette consiglieri di maggioranza della lista “Cambiare per unire”, insieme al sindaco Sebastiano Gugliotta e alla sua Giunta, mentre i tre di minoranza, l’ex sindaco Domenico Prestipino, Fiorenzo Di Blasi e Santina Andronaco del gruppo “Insieme si può”, hanno disertato. In Aula hanno giurato Angela Briguglio, Francesco Laganà, Giulia Ruggeri, Ivana Molino, Giuseppe Billa, Carmelo Annone e Maria Pia Occhino, quest’ultima subentrata al dimissionario Rosario Totaro, nominato vicesindaco a fianco degli assessori Melina Scarcella ed Enzo Riparare. Laganà è stato eletto presidente con sette voti, mentre ad Annone è andata la vicepresidenza con le stesse preferenze. “Ruolo che assumo con spirito di servizio e rispetto, questo è il luogo dove con il confronto e il dialogo si deve costruire il futuro di Pagliara” – ha detto il neo presidente – e voglio fare avvicinare la gente alla politica, le cui decisioni dipendono dal comportamento di chi la esercita. Chiedo ai consiglieri il rispetto dei colleghi e del luogo: la qualità degli interventi determinerà la qualità di questa assemblea. Ci rivolgeremo alla Corte dei conti, alla Prefettura e alla Procura della Repubblica – ha aggiunto Laganà – per valutare gli atti provenienti dalla passata amministrazione”. Capogruppo di minoranza è stato scelto il consigliere Billa.

“Questo Consiglio esprime la grande voglia di cambiamento del paese e ha il compito di aprire una fase storica nuova – ha detto il sindaco Gugliotta, visibilmente emozionato dopo il giuramento – dando modo alle persone di essere protagoniste delle scelte. Il mio pensiero a quanti ci hanno preceduto e con passione e impegno hanno contribuito alla crescita di Pagliara e non voglio deludere le aspettative della comunità.  Mi dispiace per l’assenza della minoranza, sarò il sindaco di tutti e auguro loro di svolgere il proprio compito con lealtà e correttezza, sapendo che questa Amministrazione non sarà sorda a istanze, suggerimenti e proposte. Il Consiglio deve essere sede di confronto e in politica esistono avversari e non nemici”. Il primo cittadino ha comunicato inoltre la composizione della nuova giunta comunale e le deleghe assegnat ai componenti. A Rosario Totaro, nominato vicesindaco, vanno Territorio e Ambiente, Urbanistica, Ambiente, Viabilità, Politiche energetiche, Lavori pubblici, Patrimonio e Aree cimiteriali, Agricoltura e Autoparco; Melina Scarcella si occuperà di Turismo e Beni culturali, Pubblica istruzione e Cultura, Pari opportunità; a Enzo Riparare, invece, sono state assegnate le deleghe a Servizi sociali, Politiche giovanili e comunitarie, Sport e Spettacolo, Protezione civile, Formazione professionale.

Dopo il Consiglio l’opposizione ha diramato una nota spiegando di non aver partecipato “non per volontà di abbandonare il ruolo di consiglieri di minoranza ma solo come segno di protesta per le vicende particolari di questa campagna elettorale”. “Fatti che non si erano mai registrati nella storia del nostro comune lasciando un segno indelebile, tanto da poter essere definita da noi e dal comprensorio ‘campagna elettorale anomala’ – hanno scritto Prestipino, Di Blasi e Andronaco – e la lista vincente ha impostato una campagna che ha determinato un clima di tensione mai verificatosi in passato: comizi in cui si predicava la pace e l’attimo dopo si fomentava solo odio e rancore, dove neanche i morti hanno avuto pace; velate minacce, che poi tante velate non sono state; minacce telefoniche nel cuore della notte a persone deboli per incutere paura; promesse di posti di lavoro, anche per messaggi su WhatsApp; pressioni di ogni genere; atti vandalici sui mezzi comunali e dopo poche ore da un nostro comizio è stata bruciata l’auto del sindaco. A conclusione di ciò, oltre 50 elettori, cittadini che sempre avevano esercitato il diritto del voto, hanno preferito non presentarsi alle urne perché timorosi della situazione creatasi”. “Comunicato – specificano Domenico Prestipino, Fiorenzo Di Blasi e Santina Andronaco – che non nasce dalla delusione della sconfitta elettorale, perché  in tutte le competizioni che si rispettano si può vincere e si può perdere. Dobbiamo, però, prendere coscienza tutti indistintamente, che la lealtà, il rispetto dell’altro, devono essere alla base della vita, insita nei valori umani, valori che in questa campagna elettorale sono stati calpestati. La nostra assenza, quindi, nella prima seduta consiliare sia da monito alla correttezza e al rispetto reciproco sempre”.

Il sindaco Gugliotta ha replicato dicendosi "certo di essere stato eletto democraticamente e liberamente con una partecipazione al voto pari al 71,97% degli aventi diritto, una delle più alte percentuali registrate in questa tornata elettorale in tutti i comuni della provincia di Messina dove si sono tenute le elezioni (dato ancora più straordinario se si considera che le elezioni si sono svolte nell’unica giornata di domenica 11 giugno, contrariamente a quanto avveniva in passato quando si votava domenica e lunedì)" e ha invitato i consiglieri di minoranza "a fare chiarezza denunciando alle Forze dell’Ordine, nonché alle autorità preposte, i fatti e le circostanze delittuose a cui gli stessi fanno riferimento. Diversamente tali asserzioni determinano ingiustificato allarme ed infondati sospetti che turbano l’opinione pubblica".


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