Pagliara, si dimette anche Costa: "Dico basta, Prestipino vuole sempre averla vinta"
di Andrea Rifatto | 10/12/2016 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 10/12/2016 | POLITICA
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Rosanna Costa
Terzo addio in sette giorni. La maggioranza politica che guida la cittadina di Pagliara ha perso ieri anche il consigliere Rosanna Costa, che ha presentato le proprie dimissioni dalla carica nel corso della seduta di Consiglio comunale convocata per la surroga di Giuseppe Billa, che aveva lasciato lo scranno dell’assemblea cittadina il 2 dicembre scorso. Al posto di Billa è subentrata in aula Anna Maria Moscano, che alle amministrative del 2012 si era piazzata all’ultimo posto nella lista “Insieme si può”, che sosteneva la candidatura a sindaco di Domenico Prestipino. Il gruppo consiliare, non essendo più possibili surroghe, rimarrà così con un componente in meno, scendendo da otto a sette, mentre quattro sono i membri dello schieramento di minoranza. Le motivazioni che hanno portato Costa a dimettersi sono contenute in una nota, indirizzata al presidente del Consiglio, Giovanni Giacò e per conoscenza al primo cittadino e ai consiglieri, consegnata ieri sera durante la seduta. “Non si è trattato di una scelta semplice: è stata una decisione sofferta ma doverosa nei confronti dei cittadini e del Consiglio comunale, di cui ho avuto onore di farne parte, e dei colleghi Giuseppe Billa e Rosario Totaro (dimessosi dalla carica di vicesindaco nei giorni scorsi) – esordisce nel documento l’ormai ex consigliere di Pagliara –. Ho meditato a lungo: quel sogno e quel progetto che ci sono stati raccontati durante la scorsa campagna elettorale e in questi anni si sono rivelati come delle parole sprecate e buttate al vento. Quando ci siamo insediati, abbiamo stretto un patto non scritto che, qualora anche solo uno dei nostri componenti, per motivi politici, avesse deciso di lasciare, tutto il gruppo avrebbe dovuto prendere atto del fallimento di questa Amministrazione. Ebbene, dopo le dimissioni del consigliere Billa e del vicesindaco Totaro – evidenzia Costa – mi sarei aspettata una presa di coscienza da parte di tutti noi, un sussulto di orgoglio che in verità, con dolore, devo ammettere non esserci stato. Con enorme rammarico ammetto di non sentirmi più parte di questa compagine e di trovarmi in disaccordo con la politica di questa Amministrazione, per cui rassegno le mie irrevocabili decisioni ringraziando tutti i colleghi consiglieri e i cittadini che nel 2012 mi hanno dato la loro fiducia. Il mio augurio è che il mio gesto, così come quello dei colleghi Billa e Totaro – conclude Rosanna Costa – possa servire a dare forza a chi, trovandosi ancora all’interno di questa compagine, non ha ancora trovato il coraggio di dire basta a questa avventura che è durata fin troppo, con la speranza che i paesi possano tornare a essere uniti come lo erano un tempo non molto lontano”. Al di là di quanto contenuto nella lettera di dimissioni, Rosanna Costa spiega che ormai da tempo aveva un punto di vista diverso rispetto a quello del sindaco Domenico Prestipino. “Vuole sempre averla vinta lui – spiega riferendosi al primo cittadino – e c’è poca condivisione nelle iniziative che vengono intraprese. Ero alla mia prima esperienza politica, in questi anni non mi sono sbilanciata ma con il tempo mi sono resa conto di come andavano certe situazioni e per coerenza ho deciso di dimettermi”. L’ex consigliere aveva manifestato il suo disappunto anche nella seduta consiliare del 29 novembre, votando contro una variazione di bilancio: “Ho appreso che le somme che dovevano essere stanziate in favore dei bambini e degli anziani di Pagliara, servivano invece all’acquisto di un macchinario per l’Ufficio tecnico. E ciò mi è parso ingiusto, perché ad esempio a Pagliara non c’è uno scivolo per far giocare i bambini”. Costa rivela poi che da anni sono tenuti in deposito alcuni giochi per i più piccoli acquistati dalla precedente Amministrazione: “Perché l’attuale Esecutivo non li ha mai installati? Forse Prestipino non vuole ammettere che si tratti di una iniziativa non sua, ma davanti a una cosa utile per il paese non ci sono colori politici, va portata a termine comunque. Ho fatto queste esperienza politica – conclude – e non sono interessata a scendere in campo alle prossime elezioni previste a maggio 2017. Adesso voglio godermi la famiglia”.