Articoli correlati
Pagliara, si dimette il consigliere Billa. L'opposizione: "Finita l'era Prestipino"
di Redazione | 04/12/2016 | POLITICA
di Redazione | 04/12/2016 | POLITICA
2824 Lettori unici
L'ormai ex consigliere Giuseppe Billa
Fibrillazioni politiche all’interno dell’Amministrazione comunale di Pagliara. Dopo l’ultima seduta di Consiglio comunale, che ha riservato alcuni colpi di scena in seno al gruppo di maggioranza “Insieme si può”, che sostiene l’Esecutivo del sindaco Domenico Prestipino, sono giunte le dimissioni del consigliere Giuseppe Billa, che ha lasciato definitivamente l’assemblea cittadina nella quale era stato eletto alle amministrative del 2012. La decisione è stata comunicata con una lettera inviata al presidente del Consiglio, Giovanni Giacò. “Con profondo rammarico, presento la sofferta decisione, sulla quale ho riflettuto a lungo, di dimettermi dall’incarico di consigliere comunale – esordisce Billa –: i quattro anni, circa, che ho trascorso in questo consesso hanno rappresentato per me non solo una forte e costante ragione di impegno personale al servizio di tutti i cittadini, ma anche un’importante opportunità personale. Oggi, per quanto mi riguarda, non ricorrono più i presupposti per proseguire la mia attività all’interno del Consiglio comunale. La ‘Democrazia partecipata’, che era un elemento distintivo e caratterizzante da questo consesso – sottolinea l’ex consigliere – è stata sepolta e abbandonata (per non dire che forse non c’è mai stata). Ed è questa la ragione di fondo, oltre gli avvenimenti accaduti nell’ultimo Consiglio comunale, che mi hanno indotto a presentare oggi le mie dimissioni da consigliere. Vorrei concludere augurando buon lavoro a tutti i colleghi ed in particolare a chi prenderà il mio posto: per quanto mi riguarda, mi auguro che il tempo cancelli l’amarezza di questi mesi e faccia rivivere nei mie ricordi i tempi in cui, il paese era più unito”. Al posto di Giuseppe Billa subentrerà nel gruppo di maggioranza Anna Maria Moscano, unica candidata a essere rimasta fuori dal Consiglio dopo le surroghe del 2012. La situazione politica all’interno della maggioranza è stata commentata dal gruppo di opposizione “Vincere per Pagliara”, soprattutto alla luce di quanto accaduto in Consiglio comunale, durante il quale – spiegano i consiglieri Santi Di Bella, Melina Scarcella, Francesco Laganà e Loredana Spadaro – un consigliere ha votato contro la variazione di bilancio, non è stata concessa la parola al vicesindaco e un altro consigliere ha abbandonato l’aula esternando il suo dissenso nei confronti del sindaco. “Il primo colpo di scena è avvenuto durante la discussione sulla variazione al bilancio 2016/2018, dopo gli interventi del capogruppo di maggioranza e dei consiglieri Santino Di Bella e Francesco Laganà: l’intervento della minoranza è stato duramente critico nei confronti del sindaco – spiega l’opposizione – e le critiche si sono incentrate sul fatto che la variazione del bilancio fosse priva di programmazione e, come da cinque anni a questa parte, niente è stato pensato per i bambini e per le fasce più deboli, mentre non è stato toccato il capitolo relativo ai pagamenti di consulenze e quello relativo al pagamento delle indennità degli assessori che, lo ricordiamo, da un mese e mezzo sono senza delega e non possono, quindi, operare. Giunti a votazione, come un fulmine a ciel sereno, un consigliere di maggioranza, Rosanna Costa, particolarmente sensibile all’argomento bambini, con estremo senso di responsabilità ha dato parere contrario alla variazione. In quel preciso istante, dal pubblico, presente in maniera massiccia, è partito spontaneo un applauso di approvazione e incoraggiamento nei confronti della consigliera Costa, la quale ha dimostrato di mettere in primo piano l’interesse della propria cittadinanza e non quello di compagine”. “Il momento clou si è avuto invece durante la discussione relativa alla dichiarazione dello stato di calamità in seguito agli eventi del 25 novembre – proseguono i consiglieri Di Bella, Scarcella, Laganà e Spadaro –. Dopo l’intervento iniziale dei consiglieri di minoranza Di Bella e Laganà, durante i quali venivano ringraziate tutte le persone che si sono impegnate durante e dopo l’evento, ma soprattutto veniva sottolineata in maniera forte e decisa la gratitudine nei confronti di due ditte di Pagliara (di cui una di proprietà del padre del vicesindaco), che sono state le prime a giungere nella zona maggiormente colpite (intorno piazza Municipio) e hanno iniziato a spalare fango mettendo a disposizione i propri mezzi, i loro uomini e le loro energie fino a notte fonda, per poi riprendere la mattinata seguente molto presto, consentendo così, grazie al loro sacrificio e senso di responsabilità anche la riapertura delle scuole, che difficilmente si sarebbe potuta verificare vista l’enormità di fango e detriti che ostruivano il passaggio e anche la porta del garage dove viene custodito lo scuolabus comunale. Entrambe le ditte – sottolinea la minoranza – hanno svolto i lavori volontariamente a completamente a titolo gratuito, mettendo il loro lavoro al servizio della collettività. Questo nobile gesto, rarissimo di questi tempi, merita il plauso di tutti ed è per questo che è stato dichiarato dalla minoranza che la cittadinanza di Pagliara nella sua totalità deve essere eternamente riconoscente e grata alle due ditte che hanno sacrificato le loro famiglie per il bene dei propri concittadini. Dopo l’intervento della minoranza ha preso la parola il sindaco Prestipino, che ha polemizzato col passato ed ha cercato di, è il caso di dire, ‘infangare’ l’operato delle ditte lasciando intendere che queste abbiano lavorato gratuitamente solo per avere in qualche modo della visibilità. Insinuazioni rispedite chiaramente al mittente sia dalle ditte che dal pubblico presente che non ha assolutamente gradito le dichiarazioni fatte dal primo cittadino. Infine ha chiesto legittimamente la parola il vicesindaco Rosario Totaro per fare delle dichiarazioni e dei ringraziamenti, ma questa gli è stata incredibilmente ed inspiegabilmente negata dal presidente del consiglio Giovanni Giacò che ha messo immediatamente l’argomento a votazione. Votazione che è ha visto il voto favorevole unanime del Consiglio. La negazione della parola e del diritto di intervento al vicesindaco Totaro – evidenzia l’opposizione di Pagliara – ha particolarmente infastidito, oltre molti dei consiglieri, anche il pubblico che ha inizialmente chiesto a gran voce che fosse concessa la parola a Totaro e che, preso atto della decisione irrevocabile, ha abbandonato l’aula manifestando in maniera molto forte il proprio disappunto nei confronti del presidente Giacò e del sindaco Prestipino. É evidente che l’era Prestipino, tra le più tristi della storia del Comune di Pagliara – concludono Di Bella, Scarcella, Laganà e Spadaro – sia ormai giunta al capolinea nell’unica maniera in cui si poteva pensare che finisse: miseramente”.