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Pagliara, si è dimesso il vicesindaco Totaro: “Il sindaco ha il delirio di onnipotenza"
di Redazione | 05/12/2016 | POLITICA
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Rosario Totaro
È sempre più crisi politica nell’Amministrazione comunale di Pagliara. Dopo il consigliere comunale di maggioranza Giuseppe Billa, oggi si è dimesso dalla carica anche l'assessore e vicesindaco Rosario Totaro, che ha comunicato la sua irrevocabile decisione con una lettera indirizzata al sindaco Domenico Prestipino e per conoscenza agli assessori, al presidente del Consiglio comunale e ai consiglieri di maggioranza. “Sono pervenuto a questa sofferta decisione a seguito dei noti fatti che da tempo rendono difficile agire proficuamente nello svolgimento dell’incarico pubblico ricoperto, a causa dell’atteggiamento prevaricatorio ed assolutista assunto dal sindaco nei confronti dell’intero gruppo di maggioranza – esordisce Totaro –. La scelta con la quale l’attuale primo cittadino si è voluto imporre come ‘l’uomo solo al comando’ non è certo garanzia di trasparenza e democraticità nell’azione politica che ci aveva visto, tutti assieme, ricevere la fiducia dell’elettorato nel 2012 per lavorare uniti per il bene della nostra comunità. Questo sogno, cui noi avevamo creduto, si è andato sgretolando ogni giorno di più in questo mandato elettorale, restringendo costantemente il campo operativo degli assessori e dei consiglieri di maggioranza e, di conseguenza, il nostro dovere di essere a servizio della cittadinanza tutta. Ultimamente, poi, una sorta di delirio di onnipotenza ha rapito totalmente il primo cittadino – prosegue l’ormai ex vicesindaco di Pagliara – che ormai si è spinto al punto, non solo di agire da solo, senza ascoltare nessuno, ma si è proiettato sino al punto di non ritorno, che lo vede annullare giornalmente i principi basilari ed universali della democrazia, facendo persino negare il diritto di parola in Consiglio comunale, che è il luogo più alto e rappresentativo della comunità, nel quale il diritto di parola è garantito pure all’opposizione”. Rosario Totaro rileva come la maggioranza che amministra il comune di Pagliara perda molti pezzi e ritiene che lo “sconquasso” della coalizione non possa essere considerato più un caso isolato sul quale si può tranquillamente sorvolare. “Ormai siamo al capolinea, a pochi mesi dalle elezioni, e sarebbe stato compito e dovere inalienabile del sindaco tenere unita la maggioranza, e in caso contrario dovrà assumersi la responsabilità del disgregamento del suo gruppo consiliare – sottolinea –. Quando avviene un fatto così grave, del quale il sindaco peraltro né è stato il promotore e l’artefice, non ci sono giustificazioni che lo possano assolvere dal danno che lui stesso ha causato. Ho cercato di resistere tentando di dare una sterzata per far trionfare i principi democratici e ci siamo sforzati insieme ad alcuni amici di cordata, ma oggi memori di non esserci riusciti perché qualcuno ad ogni costo e con qualsiasi mezzo ci rendeva tutto impossibile. Lo abbiamo capito, la nostra buona fede e volontà è stata ostaggio di un personaggio ambiguo che ci ha portati ad assumere posizioni e comportamenti che non avremmo mai voluto. Io non posso accettare di stare ad aspettare che si consumino gli ultimi sprazzi di un modus operandi che offende la democrazia e nega i diritti basilari su cui si fonda il confronto consiliare. Far finta di nulla, tacere e restare inermi davanti a tali gravissimi fatti, non è onorevole e, per di più, non fornisce più nessuna garanzia di buona amministrazione all’intera collettività". "Per questi gravi motivi e con il dispiacere di dovere assumere questa pesante decisione, che devo prendere per non tradire gli elettori e per lanciare al paese un grido di orgoglio e, soprattutto, di speranza affinché le cose possano cambiare – conclude Totaro – rassegno le mie dimissioni dalla carica di vicesindaco del Comune di Pagliara, ribadendo ancora una volta e con più forza di prima, che questo mio sacrificio personale non significa affatto che sto abbandonando i miei concittadini, ma mi permette di continuare ad operare svincolato da una presenza ossessiva ed onnipotente nell’interesse superiore del mio paese e di tutta la mia comunità. Viva Pagliara, Locadi e Rocchenere e i suoi abitanti”.