Parcheggi introvabili a S. Teresa, Casablanca interroga e propone una soluzione
di Andrea Rifatto | 11/06/2019 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 11/06/2019 | POLITICA
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La parte alta di via Sparagonà e nel riquadro Casablanca
Trovare un parcheggio in alcune zone del S. Teresa è diventata davvero un’impresa impossibile, complice anche l’espansione urbanistica degli ultimi due decenni. Una problematica di cui si è discusso spesso in passato ma senza poi trovare delle effettive soluzioni. E che adesso viene sollevata nuovamente dal consigliere comunale di minoranza Carmelo Casablanca, capogruppo del Misto, che ha presentato un’interrogazione al sindaco Danilo Lo Giudice e all’assessore alla Viabilità Domenico Trimarchi per capire se sia “intenzione dell’Amministrazione comunale ed entro quali termini di tempo attivarsi per la risoluzione della problematica, in modo tale che questa criticità non si ripercuota in modo negativo sul livello di vita dei nostri concittadini”. Alla presidente del Consiglio, Domenica Sturiale, è stato chiesto di inserire l’interrogazione nella prossima seduta dell’assemblea cittadina. Richiesta accolta. Se ne discuterà infatti lunedì prossimo alle ore 18. Casablanca in premessa evidenzia come sia sua intenzione “per il ruolo che ricopro e come cittadino del comune di S. Teresa di avanzare proposte e suggerimenti diretti al miglioramento dell’azione amministrativa e di conseguenza per innalzare il livello di vita dei nostri concittadini”, entrando poi nel merito della questione e ricordando come “da un paio di anni l’aumento in modo esponenziale di automobili ha creato una criticità alla viabilità comunale, dovuto alla mancanza di aree di parcheggio su tutto il territorio, che sopperiscano a tale esigenza, soprattutto nell’arterie principali (via Savoca-via Sparagonà) e specialmente nel periodo estivo, quando la popolazione aumenta, risultando la questione oltremodo ingestibile”. Il consigliere fornisce poi una possibile soluzione, sottolineando come “il Comune è proprietario di terreni di varie categorie catastali ricadenti su tutto il territorio comunale e che, ad oggi, gli stessi non risultano destinati e/o utilizzati a nessuno scopo di interesse pubblico” e che “qualsiasi pubblica amministrazione può avvalersi delle varie leggi che regolamentano e disciplinano l’esproprio di un bene, per occupazione d’urgenza, per la realizzazione di opere di pubblico interesse, indipendentemente dalla volontà del suo proprietario e previo pagamento di un equo indennizzo”. Dunque una prima proposta, già analizzata in passato dalla stessa Amministrazione comunale ma senza che poi si arrivasse a nulla di concreto, che potrebbe rappresentare un modo per ottenere una valvola di sfogo in quelle zone del paese, come per l’appunto via Savoca e in particolare via Sparagonà nella parte alta, dove sono sorti nel tempo molti complessi abitativi che non dispongono però di parcheggi a sufficienza, costringendo i residenti a sostare anche sui marciapiedi e agli incroci con altre strade, rendendo pericolosa la circolazione e intasando il traffico nelle ore di punta.