"Passare ai Comuni le aree demaniali fluviali e marittime”: la proposta di Sud chiama Nord
di Redazione | ieri | POLITICA
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I deputati Sciotto, Lombardo e De Luca
Il gruppo parlamentare di Sud Chiama Nord ha presentato un emendamento ai provvedimenti collegati in discussione nelle Commissioni competenti dell’Assemblea regionale siciliana con l'obiettivo di trasferire ai Comuni siciliani le aree demaniali fluviali e marittime già urbanizzate. “Si tratta di un passaggio fondamentale per una gestione più efficace e razionale del demanio idrico fluviale e marittimo - spiegano i deputati regionali Cateno De Luca, Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto, firmatari dell’emendamento - garantendo ai Comuni la titolarità di aree che, di fatto, già amministrano e manutenendo a proprie spese. L’iniziativa si fonda su una visione sturziana del ruolo dei Comuni, riconoscendo agli enti locali la piena capacità di gestione del proprio territorio senza il continuo ricorso a lungaggini burocratiche e passaggi amministrativi ridondanti con la Regione”. L’emendamento interviene su due ambiti principali: per il demanio idrico fluviale prevede di trasferire ai Comuni le parti già urbanizzate dei corsi d’acqua che attraversano i centri abitati o che ricadono nei bacini montani, mentre per il demanio marittimo si escludono e si trasferiscono gratuitamente ai Comuni le aree già urbanizzate, come strade, lungomari, marciapiedi, piste ciclabili e altre porzioni di territorio sulle quali i municipi già operano attività di manutenzione, pulizia e decoro urbano. “La Sicilia è l'unica regione italiana in cui l'Autorità di Bacino gestisce l'intero sistema idrografico – afferma il coordinatore regionale di Sud Chiama Nord, Danilo Lo Giudice – questo centralismo ha spesso rallentato la capacità di intervento e valorizzazione delle aree urbanizzate. Il nostro emendamento segna una svolta storica, consentendo ai Comuni di pianificare e gestire direttamente queste aree, integrandole in modo armonico con il tessuto urbano. Il trasferimento di queste aree consentirà ai Comuni di avviare processi di valorizzazione e pianificazione integrata, favorendo sviluppo e investimenti senza vincoli burocratici imposti da competenze frammentate tra Regione e Stato”. Sud Chiama Nord rilancia così la battaglia per una maggiore autonomia decisionale per le amministrazioni locali, puntando su un modello di governance che garantisca efficienza, razionalità e sviluppo per il territorio siciliano.