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Roccalumera, "Sparito il Gruppo di Protezione civile, venga riattivato"
29/05/2016 | POLITICA
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Alcuni volontari del Gruppo di Roccalumera
“Che fine ha fatto il Gruppo comunale Volontari di Protezione civile di Roccalumera, il cui regolamento era stato approvato nel 2008?”. A chiederselo sono i consiglieri di minoranza, che in una nota rilevano come da tempo si noti l’assenza del Gruppo in paese. "Un’assenza pesante – sottolineano i consiglieri Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà, Antonella Totaro e Ada Maccarrone – soprattutto durante l’esercitazione di mercoledì 11 maggio che si è svolta al campo sportivo di Roccalumera con il preventivo annuncio di ‘autorevoli’ esponenti dell’Amministrazione. Esercitazione che faceva parte delle pratiche inserite nella settimana della sicurezza svoltasi da lunedì 9 a sabato 14 maggio che ha riguardato la città di Messina con addestramenti di protezione civile che servivano a testare ‘il sistema in caso di calamità. Durante gli ultimi eventi avversi, come la mareggiata, già si era notata la mancanza sul territorio dei volontari del Gruppo comunale di Protezione civile: - evidenziano i consiglieri –: ci saremmo aspettati di rivederli almeno in questa occasione. Nulla di fatto: anzi, l’assenza è stata maggiormente rilevata per la presenza di altri gruppi dei comuni vicini (Furci Siculo, Scaletta Zanclea, ecc.). In compenso al Comune è rimasto il mezzo antincendio dato in dotazione dalla Protezione civile regionale. Nascono spontanee alcune domande: Esiste ancora il Gruppo comunale Volontari di Protezione civile di Roccalumera? Quanti iscritti, a fronte degli oltre 20 originariamente ammessi, sono ancora operativi? Il Gruppo è ancora iscritto alla sezione speciale del registro delle organizzazioni di volontariato di protezione civile? Oppure è stato cancellato? E perché?”. Corrini, Melita, Saccà, Totaro e Maccarrone si chiedono inoltre cosa abbia fatto il sindaco, quale massima autorità di protezione civile, per mantenere questo importante presidio di sicurezza che in tante occasioni aveva dato prova di abnegazione ed affidabilità e come viene utilizzato il mezzo antincendio dato in dotazione per fini prettamente di Protezione civile. “Siamo di fronte ad un caso eclatante, in cui l’Amministrazione predica bene e razzola male – sottolineano i componenti dell’opposizione roccalumerese –: ha ereditato uno strumento importante che aveva bisogno solo di essere seguito e valorizzato, invece di essere trascurato e trattato con distacco, sciupando una preziosa esperienza ereditata. Anche in tale vicenda Roccalumera – cocludono – da comune apripista nella zona jonica diventa fanalino di coda: è opportuno, pertanto, riattivare immediatamente questo importante strumento di supporto in caso di calamità”.