Roccalumera, “Argini dei torrenti non in sicurezza, si rischia l'esondazione"
di Redazione | 27/06/2016 | POLITICA
di Redazione | 27/06/2016 | POLITICA
1753 Lettori unici
Il torrente San Nicola
“Un’altra eredità gestita male, un altro caso eclatante di cattiva gestione della protezione civile dopo il flop del Gruppo comunale cancellato dalla Regione”. A dichiararlo sono i consiglieri comunali di minoranza del comune di Roccalumera, che in un comunicato spiegano come nella cittadina jonica non siano ancora stati eseguiti degli interventi di messa in sicurezza di alcuni torrenti cittadini nonostante le opere siano state finanziate dal Dipartimento regionale della Protezione civile. “A seguito di un evento alluvionale del’1 marzo 2011 – scrivono Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà Antonella Totaro e Ada Maccarrone – è stato dichiarato lo stato di emergenza da parte del governo nazionale ed il Comune di Roccalumera è stato inserito in un programma di interventi da parte della Protezione civile regionale con copertura finanziaria a valere sull’Ordinanza del capo del Dipartimento di Protezione civile n. 11/2012 e successiva 71/2013. Con nota del 19 dicembre 2012 l’Ufficio del Commissario delegato delle succitate ordinanze dava comunicazione dell’inserimento di un intervento da 150mila euro per il “Ripristino muri d’argine e risagomatura alveo” dei torrenti Allume–Sciglio–San Nicola, ponendo la progettazione esecutiva a carico del Comune. Con tale intervento proseguono gli esponenti dell’opposizione – era prevista la rimozione dei detriti dall’alveo dei succitati torrenti e particolare attenzione veniva posta alla ricostruzione dei muri d’argine sul torrente San Nicola in corrispondenza del mercato comunale, dove non ci sono più argini e, per di più, il livello dell’alveo è pressoché pari a quello dello spiazzo del mercato stesso. É facilmente intuibile che tale situazione è particolarmente pericolosa in quanto in quel tratto è alto il rischio di esondazione che, se malauguratamente si verificasse, potrebbe danneggiare il mercato comunale con possibilità di invadere la Via Collegio fino ad arrivare alla principale Via Umberto I. Parimenti rischioso è anche il sovralluvionamento degli altri torrenti nonostante gli interventi effettuati dal Comune in questi anni con fondi del bilancio comunale". "A questo punto, dopo oltre tre anni, nascono spontanee alcune domande – sottolineano Corrini, Melita, Saccà, Totaro e Maccarrone –: come mai non sono stati eseguiti i lavori già provvisti della relativa copertura finanziaria? Come mai non è stata eseguita nemmeno la progettazione esecutiva nonostante espressamente a carico del Comune di Roccalumera? Cosa ha fatto il sindaco, quale massima autorità locale di protezione civile, per l’attuazione del summenzionato intervento?”. Quesiti che sono stati posti in una interrogazione consiliare che verrà discussa nella seduta del Consiglio comunale convocata dal presidente Antonio Garufi per giovedì 30 giugno alle ore 18, “per fare conoscere la realtà dei fatti ai cittadini e, soprattutto, per ovviare ai ritardi finora accumulati e consentire l’avvio dei lavori – conclude la minoranza roccalumerese – che una volta attuati possono garantire un maggiore livello di sicurezza in caso di eventi meteorologici avversi”.