Martedì 30 Aprile 2024
La minoranza interroga sui procedimenti disciplinari, il sindaco risponde in Consiglio


Roccalumera e contrasti in municipio: "Non perseguito i dipendenti, difendo il mio Comune"

di Andrea Rifatto | 14/03/2024 | POLITICA

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Il sindaco ha risposto in aula all'interrogazione

I procedimenti disciplinari nei confronti di alcuni dipendenti del Comune di Roccalumera e le divergenze nella gestione della macchina amministrativa, che hanno spinto spingere il segretario comunale a segnalare all'Amministrazione le difficoltà nel gestire le materie legate ai rapporti di lavoro con il personale, hanno portato la minoranza consiliare ad interrogare il sindaco Giuseppe Lombardo per capire le motivazioni che lo hanno spinto ad assumere i provvedimenti, quali esiti abbiano avuto e se abbiano incrinato il rapporto tra il primo cittadino e la macchina amministrativa, sottolineando come fosse opportuno un intervento con nomine esterne oppure risolvere le controversie all'interno dei poteri degli organi della Pubblica Amministrazione. “Il Comune ha avuto storicamente dipendenti preparati, dediti al lavoro, di specchiata moralità e mai è giunta voce di divergenze tra personale ed amministratori - hanno evidenziato i consiglieri Rita Corrini, Tiziana Maggio, Massimo Bellomo e Maria Rosaria Sparacino - gli impiegati sono il cuore pulsante della attività della Pubblica Amministrazione ed è necessario il loro contributo affinché l'opera programmatica, esecutiva e politica degli eletti possa svolgersi, legittimamente, serenamente e nel superiore interesse della cittadinanza tutta. Qualche piccola divergenza di vedute, di modo d'essere, di approccio dialogico può verificarsi, anzi il confronto democratico può solo determinare scelte migliori, ma è necessario che la discussione non assuma toni di tale intensità da assurgere a dignità di conflitto personale, caratteriale, tecnico e gli organi politici non devono imporre il loro essere ai dipendenti, ledendo capacità, autonomia, libertà o peggio ancora la dignità di lavoratrici e lavoratori ,a prescindere dal ruolo ricoperto”. 

In aula è arrivata la risposta di Lombardo: “Il richiamo al proprio dovere non incrina i rapporti tra Amministrazione e dipendenti - ha replicato - non c’è nessuna persecuzione ma è giusto esercitare il ruolo affidato con autorevolezza, non con autorità. Il rapporto tra amministratori e impiegati è più che collaborativo e finalizzato a dare servizi e risposte a tutti i cittadini - ha sostenuto - il sindaco chiede l’intervento della Commissione disciplinare se ritiene vi siano comportamenti non lineari da parte di un dipendente, può anche sbagliarsi ma è comunque l’organo formato da segretario e responsabili d’Area a decidere e gli esiti dei procedimenti non si possono divulgare in Consiglio comunale”. Il primo cittadino ha risposto che tutte le segnalazioni sono state fatte sempre in buona fede e per difendere l’immagine del Comune: “Non consentirò a nessuno di dileggiarlo e fin quando ci sarò io lo difenderò in tutte le occasioni e in tutte le sedi - ha detto - se in passato è stato consentito ha sbagliato chi l’ha fatto, con me tolleranza zero a chi pensa di poter giocare con l’immagine del Comune, inteso come paese, che è sacra e viene sopra ogni cosa. Sono pronto a farmi ammazzare per il mio Comune”. 


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