Roccalumera, è scontro politico sullo sversamento di liquami
di Redazione | 14/05/2016 | POLITICA
di Redazione | 14/05/2016 | POLITICA
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La fuoriuscita di liquami su via Vespucci (fogliodisicilia.it)
Scontro politico a Roccalumera dopo la nota con la quale ieri il gruppo consiliare di minoranza ha denunciato che giovedì 12 maggio si sono verificati sversamenti fognari sulla via Amerigo Vespucci, nella zona sud del paese, nel tratto tra il depuratore e il lungomare. “Basta poca pioggia affinché si presenti questo grave problema igienico-sanitario: negli ultimi periodi, purtroppo, l’inconveniente si sta verificando sempre con maggiore frequenza – hanno esordito i consiglieri Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà, Antonella Totaro e Ada Maccarrone –. E che il problema ci sia è sotto gli occhi di tutti quelli che hanno a cuore l’incolumità dei propri concittadini e vanno a verificare le segnalazioni fatte. Questo problema è stato evidenziato più volte ed in tutte le salse: da singoli cittadini e da consiglieri comunali di minoranza, con comunicati e con note scritte, nonché con video inconfutabili sui social network. Cosa ha fatto l’Amministrazione per affrontare e risolvere questa problematica? – si chiedono i componenti dell’opposizione –: sicuramente non basta una transenna posta in prossimità dell’ingresso del depuratore in modo che, appena è necessario, si mette sulla botola della fognatura posta sulla via Amerigo Vespucci per segnalare la fuoriuscita di liquami. Ci vuole ben altro. L’Amministrazione deve, pertanto, intervenire per risolvere questo grave inconveniente dopo che gli annunci ed i proclami, in merito alla risoluzione con il completamento dei lavori del depuratore, sono stati smentiti ancora una volta dai fatti. Auspichiamo che questo problema sia risolto al più presto – concludono Corrini, Melita, Saccà, Totaro e Maccarrone – in quanto chi abita in quella zona sta proprio arrivando al limite dell’esasperazione: la salute dei nostri concittadini va tutelata ad ogni costo”. La replica è arrivata poche ore dopo tramite l’esperto del sindaco Gaetano Argiroffi, Carmelo Saitta. “Il documento della minoranza riprende notizie e segnalazioni apparse sui siti web ed è un autentico abbaglio, perché la supposta fuoruscita di liquami dalle condotte di via A. Vespucci altro non è che acqua piovana – dichiara Saitta –: sicchè il gruppo di opposizione è incappata in un’autentica boutade, convinta di cavalcare la solita polemica nei confronti dell’Amministrazione Argiroffi e di segnalare disfunzioni inesistenti, denunciando inerzie ed incapacità del sindaco e dei suoi collaboratori, dei quali non vi è traccia. Voglio precisare che il depuratore ormai è stato messo a regime e funziona perfettamente – prosegue Saitta – venendo depurate al massimo le acque, grazie all’operato degli attuali addetti, fra i quali segnalo l’ing. Gaetano Manganaro ed il geom. Carmelo Romeo, che monitorizzano costantemente l’attività del depuratore, segnalando in tempo reale al sindaco, ogni disfunzione occorsa. Sicché, contrariamente a quanto ritenuto da Corrini e compagni l’efficienza del depuratore è un dato ormai acquisito. Pertanto, il loro atto di denuncia, millantando l’inerzia dell’amministrazione attiva, è da autentici dilettanti della politica, finalizzato a procurare allarme e diffondere notizie false e tendenziose. Voglio ricordare ai consiglieri di minoranza, fra le cui fila appartiene un noto avvocato – conclude l’esperto del sindaco di Roccalumera – che gli artt. 656 e 658 del codice penale prevedono delle pene ben precise per chi diffonde notizie false e tendenziose e per chi procura allarme presso le Autorità. Reati per i quali non vige la franchigia valida per le dichiarazioni rese all’interno della dialettica politica, atteso che nel caso di specie la politica ha lasciato spazio allo sciacallaggio”. Parole, quelle di Saitta, che oggi hanno scatenato la reazione della minoranza. “Non abbiamo affermato che gli sversamenti sulla via Amerigo Vespucci sono dovuti ad un cattivo funzionamento dell’impianto di depurazione. Non si capisce, pertanto, perché l’esperto del sindaco, invece di discutere della problematica segnalata, abbia trattato un argomento a piacere, il depuratore, disquisendo sul suo buon funzionamento e tessendo le lodi di professionisti che fanno bene il loro lavoro: ciò non ha nulla a che vedere con gli sversamenti, che sono ben altra cosa. Lui sì che è un dilettante allo sbaraglio – replicano i consiglieri del gruppo d’opposizione –. Abbiamo solo evidenziato l’esistenza di un problema che dall’inizio della legislatura è stato clamorosamente sottovalutato e non è stato affrontato, a nostro avviso, in maniera soddisfacente. Il nostro atteggiamento sull’argomento non è stato quello di ricercare le prime pagine dei giornali al fine di ottenere qualche vantaggio elettorale, bensì di spronare l’Amministrazione a trovare una soluzione ad una grave problematica, che riguarda la salute dei nostri concittadini. In questa occasione abbiamo avanzato una richiesta agli uffici per avere chiarimenti sulla ‘tipologia’ di liquami che, ogni qualvolta si verifichino precipitazioni atmosferiche, fuoriescono dalla botola in corrispondenza del depuratore sulla via Vespucci e su cui viene messa una transenna per segnalare il pericolo. Nessuno spirito polemico, perciò – sottolineano – pervade i nostri comunicati e le nostre segnalazioni, che non rappresentano di certo delle denunce all’autorità giudiziaria a differenza della risposta di colui che, non rivestendo alcuna carica politica, adombra responsabilità di carattere penale a carico degli scriventi. L’atteggiamento della maggioranza è volutamente scostante e chiuso ad ogni forma di confronto democratico, ed oggi, a fronte di appelli a lungo inascoltati, si arriva addirittura a paventare responsabilità penali a carico di chi è tenuto a svolgere un’attività di controllo. Che siamo di una pasta diversa è sotto gli occhi di tutti: noi svolgiamo il nostro ruolo e segnaliamo i problemi che mano a mano si presentano; loro, piuttosto, che verificare e, se del caso, porre rimedio, passano, per il tramite del loro esperto a titolo gratuito (!?), a citare articoli del codice penale per raggiungere chissà quale obiettivo. Queste forme di intimidazione politica non potranno fermare l’attività del gruppo consiliare di minoranza – concludono Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà, Antonella Totaro e Ada Maccarrone – il quale, suo malgrado, prende atto che continua a non esistere alcuna possibilità di dialogo con chi amministra il nostro paese”.