Roccalumera, Garufi getta acqua sul fuoco: "Basta attacchi, il Consiglio lavori sereno"
di Andrea Rifatto | 07/10/2020 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 07/10/2020 | POLITICA
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Il presidente del Consiglio Antonio Garufi
Non è rimasto indifferente il presidente del Consiglio comunale di Roccalumera, Antonio Garufi, all’appello al rispetto avanzato nei giorni scorsi dalla consigliera di minoranza Tiziana Maggio, che ha lamentato il susseguirsi di attacchi personali contro l’opposizione da parte del capogruppo di maggioranza, Cosimo Cacciola, accusato in particolare di tenere un atteggiamento irrispettoso e sessista verso le consigliere di minoranza, con dichiarazioni del tipo “stia zitta” o “non capisce niente”, censurabili, secondo Maggio, in qualsiasi contesto ed ancor più se rivolte ad una donna. “Ritengo che si stiano perdendo di vista i veri valori che dovrebbero animare un Consiglio - ha replicato Garufi in apertura dei lavori dell’ultima seduta consiliare - nel quale ci si dovrebbe confrontare con democrazia e rispetto. Ho sempre dato dimostrazione di essere super partes nel comportamento e nel rispetto del Regolamento, se a volte vengono usati toni al di sopra delle righe è perchè spesso si viene provocati e tutti, maggioranza e minoranza, dovremmo evitare certi comportamenti”. Il presidente ha giudicato legittima la lettera della consigliera Maggio, anche se ha fatto presente che avrebbe preferito fosse discussa e affrontata direttamente in Consiglio e non sui social: “Mi auguro che questa seconda parte del mandato si svolga in tutta serenità nell’interesse dei cittadini che non devono più assistere a certe scene che non si addicono a questo contesto - ha aggiunto - per chi fa opposizione è facile criticare, ma i problemi sono tanti, tante cose non si possono fare e chi vive la realtà dall’interno si deve confrontare con i numeri che spesso non permettono di realizzarle”. L’invito rivolto all’Aula è stato quello di confrontarsi su problemi reali e non su beghe personali e a stare più sereni e tranquilli nel portare avanti gli interessi dei cittadini.