Roccalumera, "Minoranza inattendibile, dimentica chi ha fatto i debiti"
di Redazione | 22/12/2018 | POLITICA
di Redazione | 22/12/2018 | POLITICA
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Carmelo Saitta, esperto del sindaco Gaetano Argiroffi
“La minoranza vuol veicolare un’altra verità, vuol far apparire l’attuale Amministrazione come inattendibile e farlocca, dimenticando, come la smemorata di Collegno, che i debiti non li ha fatti l’attuale sindaco Gaetano Argiroffi, ma chi l’ha preceduto”. A dirlo è Carmelo Saitta, esperto del primo cittadino, che ha replicato alla minoranza dopo il riconoscimento in Consiglio comunale di diversi debiti fuori bilancio, che secondo l’opposizione sarebbero stati rinviati per anni, falsando la regolarità dei bilanci e nascondendo la reale situazione debitoria. “Intervengo perché ho partecipato in prima persona, di concerto con gli uffici e con il segretario, alla stesura delle proposte – scrive Saitta – prima di tutto va detto che la minoranza non può esternare alcuna censura all’operato dell’Amministrazione, avendo espresso totale acquiescenza su ogni proposta con il voto favorevole. Secondariamente non risponde al vero che il riconoscimento dei debiti è avvenuto in contrasto con i bilanci precedenti. É vero il contrario: il riconoscimento dei debiti è occorso a seguito della provvista finanziaria reperita nei bilanci pregressi e negli assestamenti. Sono stati, infatti, riconosciuti debiti del contenzioso per circa 800mila euro, di cui 600mila già pagati, per i quali sussiste la dotazione nel pluriennale 2018-2020. Debiti riguardanti incarichi dal 2003 al 2012. Dico di più: nel pluriennale 2016-2018 è sussistito un capitolo, esattamente il 142, denominato oneri straordinari del contenzioso che ha permesso all’Amministrazione di pagare parcelle e sentenze agli avvocati”. “Nessun artificio contabile pertanto vi è stato. Quanto ai lavori e alle forniture dell’Ufficio Tecnico, ammontanti a circa 300 mila euro – prosegue l’esperto – già in sede di assestamento del 30 novembre 2017 è stata prevista la ripartizione delle somme dovute, pari a circa 205 mila euro, nel triennio 2018-2019. La stessa procedura è stata ripetuta nell’assestamento 2018 con la ripartizione nel triennio 2018-2019. E in entrambi gli assestamenti è stato previsto il pagamento il 10% il primo anno, il 60% nel secondo ed il 30% nel terzo. E si badi – evidenzia Saitta – l’operazione contabile così concertata ha riguardato prestazioni e servizi espletati nell’esercizio durante il quale l’assestamento è avvenuto. E siccome la Corte dei Conti ci ha richiesto il riconoscimento dei debiti, per formalizzare le procedure di pagamento rateali, già concordate con i creditori e in parte già evase, l’Amministrazione ha ottemperato a questa prescrizione dei giudici contabili. L’opposizione – conclude Carmelo Saitta – resta platealmente sconfitta dai fatti documentati dagli atti e dalle procedure amministrative”.