Sabato 20 Aprile 2024
La minoranza fa il punto della situazione politico-amministrativa e guarda al futuro


Roccalumera, "Quattro anni di promesse non mantenute e debiti gonfiati"

di Andrea Rifatto | 09/04/2017 | POLITICA

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Totaro, Maccarrone, Saccà, Corrini, Melita e Santisi

“Quattro anni di promesse, proclami e slogan per nascondere gli insuccessi dell’Amministrazione comunale, che continua a parlare del passato per giustificare le scelte sbagliate del presente”. É stato il leitmotiv della conferenza stampa tenuta dal gruppo consiliare di minoranza di Roccalumera, che ha voluto far emergere l’attuale situazione politico-amministrativa del paese e spiegare come intende continuare a contribuire in maniera costruttiva con idee e proposte. Insieme ai consiglieri Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà, Antonella Totaro e Ada Maccarrone, è intervenuto anche Francesco Santisi, candidato sindaco nel 2013 dello schieramento oggi all’opposizione e vicesindaco durante la passata legislatura. “Da quattro anni la nostra attività viene apertamente osteggiata in Consiglio comunale da una maggioranza chiusa su se stessa e su una cerchia di amici – ha esordito il capogruppo Corrini – e in aula assistiamo a estenuanti monologhi e discussioni su argomenti superati e non più attuali, in quanto non ci viene consentito di trattare per tempo le mozioni e interrogazioni da noi presentate. E ciò costituisce una mancanza di rispetto. La maggioranza non accetta inoltre la condivisione delle scelte anche se queste sarebbero utili per superare le criticità o risolvere le problematiche del paese”. Il risultato, secondo la minoranza consiliare di Roccalumera, è sotto gli occhi di tutti: argomenti importanti che interessano la collettività non sono stati ancora discussi (Piano comunale amianto; Gruppo comunale Protezione civile; verifica sismica edifici comunali; interventi per muri d’argine torrente San Nicola), benché la trattazione sia stata richiesta diverso tempo addietro, mentre sono state fatte continue promesse non mantenute, come la realizzazione della pista ciclabile più lunga della riviera o l’avvio della raccolta differenziata.

“È stato messo in piedi il tentativo maldestro di addebitare una grossa mole di debiti alla precedente amministrazione – ha rilevato Santisi – sino a giungere all’iperbolica e poco credibile cifra di 6,8 milioni di euro. Il tempo ci sta dando ragione e, finora, si è potuto accertare che la somma necessaria per saldare i lavori e servizi necessari ed utili per la collettività da reperire nel bilancio ammonta a 2,5 milioni. C’erano comunque le soluzioni per non far pesare tale debito sui cittadini e per evitare l’aumento delle tasse comunali si sarebbe dovuta accelerare ed agevolare la vendita dei lotti della zona artigianale e l’alienazione di altri beni comunali (terreno ex lottizzazione sSapienza, relitti zona artigianale) per un valore complessivo di quasi 2,5 milioni di euro. Ma ciò non è stato fatto per scelta politica, per far ricadere le colpe sugli amministratori del passato. Nel 2016 – ha evidenziato Santisi – sono stati spesi 100mila euro per feste e manifestazioni che non hanno portato nulla a Roccalumera”. Tra gli argomento toccati da Francesco Santisi i lavori per la ricostruzione dei muri d’argine del torrente San Nicola, “il cui iter è stato trascurato con ritardi imperdonabili che da quattro anni mettono a rischio l’incolumità dei cittadini”, alla mancata apertura del Distaccamento dei Vigili del Fuoco “che non possiamo assolutamente perdere perché l’Amministrazione non riesce a reperire i locali”, fino alla mancata istituzione della commissione mensa, bocciata dalla maggioranza “solo perché proposta dall’opposizione”.

Il consigliere Melita ha puntato l’indice sull’elevata pressione fiscale e in particolare sull’invio delle cartelle di pagamento per l’Imu sulle aree edificabili, “notificate spesso con errori che hanno portato i cittadini a pagare più del dovuto con il solo scopo di fare cassa e garantire introiti da spendere per manifestazioni e incarichi di dubbia utilità”. “La tassa rifiuti ha raggiunto livelli insostenibili per i cittadini – ha rimarcato Melita – e nel 2017 si avrà una riduzione minima visto che il piano prevede minori costi per soli 47mila euro. Questa Amministrazione ha accumulato 18 mesi di ritardo nell’avviare l’Aro comunale e la raccolta differenziata, costati 450mila euro a discapito della collettività”.

Nonostante la chiusura al confronto e al dialogo dell’Amministrazione continueremo nella nostra azione politica che il ruolo di consiglieri ci impone – hanno precisato Corrini, Melita, Saccà, Totaro e Maccarrone – chiedendo collaborazione e partecipazione al fine di metterci tutti insieme al servizio della collettività. Bisogna voltare pagina: unire tutte le forze sane e propositive e contribuire alla creazione di un progetto di sviluppo socio-culturale-economico per Roccalumera, con al centro il cittadino con le sue idee, proposte e critiche da valutare e su cui confrontarsi in maniera costruttiva con lo sguardo rivolto al futuro”. “Non si tratta di un inizio di campagna elettorale – ha precisato il capogruppo Corrini – ma un voler dare un nuovo impulso alla nostra attività per i prossimi 12 mesi, perché a nostro avviso in democrazia contano le idee, mentre per la maggioranza consiliare democrazia significa solo avere i numeri”.


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