Roccalumera, Saitta replica sul disastro contabile: "Falsità di dilettanti mal suggeriti"
di Andrea Rifatto | 23/09/2023 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 23/09/2023 | POLITICA
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L'ex esperto Carmelo Saitta
Se l’opposizione parla di disastro finanziario annunciato, commentando le scelte gestionali della passata amministrazione e i risultati del bilancio dello scorso anno approvato da quella attuale, la risposta arriva proprio da un rappresentante del precedente esecutivo, Carmelo Saitta, ex esperto del sindaco Gaetano Argiroffi. “La capogruppo Rita Corrini non trova di meglio che rivolgere accuse alla passata gestione e vestendo i panni non calzanti di Cassandra inascoltata, afferma che sul disavanzo di 5 milioni di euro la minoranza era stata profeta nefasta - ribatte Saitta - e che nel consuntivo 2019 tra entrate sovrastimate, spese non previste per piani di rientro, cancellazioni di voci di vincolo e mancati equilibri di bilancio è stato confezionato un documento contabile non veritiero. Niente di più falso. Quel rendiconto è stato redatto in perfetta regola d’arte e il disavanzo odierno non è frutto di errate voci di bilancio, ma del lievitare del Fondo crediti di dubbia esigibilità, legato ai crediti non riscossi dall’Ente. Nel 2019, come negli anni precedenti, a Roccalumera i crediti sono stati superiori ai debiti e la partita contabile è sempre stata in attivo, mentre il disavanzo è cresciuto perché i crediti non riscossi per le imposte non pagate dagli utenti hanno rinvigorito il fondo degli accantonamenti legati al mancato incasso dei tributi a credito”. Secondo l’ex esperto ciò è stato causato “dalla strategia contabile miope di Luciano Scala, che negli anni della sua dirigenza all’Area Finanziaria, puntando a confezionare un bilancio di forma e non di sostanza, ha pareggiato i conti sulla scorta degli accertamenti delle imposte evase, che hanno portato all’imponente Fondo crediti di dubbia esigibilità che ha originato il disavanzo. Quanto poi alle entrate sovrastimate ed alle spese non previste per il piano di rientro Ato, preciso che le entrate sono state elaborate sulla scorta della platea dei contribuenti esistenti e la spesa per il piano di rientro è occorsa sulla scorta della rendicontazione proveniente dalla Ragioneria generale della Regione siciliana. Per cui Corrini e i suoi, più che profetesse nefaste, si rivelano ancora una volta dilettanti politici - conclude Carmelo Saitta - arricchite da un tecnicismo mal governato, proveniente da un suggeritore risentito dal suo accantonamento professionale”.