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Roccalumera, trattative chiuse tra gli anti Argiroffi: Santisi verso la candidatura
di Andrea Rifatto | 08/05/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 08/05/2018 | POLITICA
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Fine delle consultazioni. Non solo al Quirinale, anche a Roccalumera. Le estenuanti trattative che andavano avanti da mesi per la costruzione di una coalizione alternativa all’amministrazione uscente da proporre agli elettori alle Amministrative del 10 giugno si sono concluse nel nulla. L’ultima riunione, ieri sera, ha segnato la rottura tra i tre gruppi che fin qui hanno dialogato, “Per Roccalumera”, “Sicilia Vera” e Gener@azione 2.0”. A far saltare il tavolo è stato Francesco Santisi, leader di “Per Roccalumera”, che non ha dato la disponibilità a sostenere un candidato sindaco proposto dagli altri due schieramenti, quello di Giuseppe Briguglio, ex primo cittadino di Mandanici. “Sicilia Vera e “Gener@zione 2.0” erano pronti a spendersi sul suo nome e inserire in lista i propri rappresentanti ma la proposta non è stata condivisa da Santisi. Dunque fine dei giochi, con lo stesso Santisi (abbiamo provato a contattarlo oggi senza risposta) pronto a candidarsi a sindaco per sfidare l’uscente Argiroffi, tanto che il suo gruppo già da diversi giorni è al lavoro per stilare il programma elettorale. Come cinque anni fa, dunque, quando nella corsa a tre c’era anche Carmelo Stracuzzi. Sappiamo come finì allora e come è andata adesso per l’ex guida di “Gener@zione 2.0”. “Non avevo alcuna velleità di candidarmi, ma l’avrei fatto spinto e sostenuto dall’entusiasmo di tanti amici che in questi giorni mi hanno invitato a scendere in campo per fare da collante a una coalizione che si presentava come alternativa all’attuale amministrazione” – ha fatto sapere Briguglio, sindaco di Mandanici dal 1997 al 2007. “Non ho nulla contro il sindaco uscente Gaetano Argiroffi ma ritengo che Roccalumera, dopo tanti anni, abbia bisogno di respirare aria nuova, anche nei metodi amministrativi”. Il dirigente medico si era detto pronto a mettere in campo la propria esperienza con sincerità di intenti e spirito di sacrificio, spiegando come fosse stato cercato da Santisi nelle scorse settimane ricevendo dapprima la proposta di candidarsi come consigliere e poi la richiesta di disponibilità a fare il candidato sindaco. Sedotto e abbandonato. “Chiedo scusa al Paese di Roccalumera per non essere riuscito a proporre una proposta unitaria, alternativa e migliore dell'attuale amministrazione – ha commentato invece Giuseppe Lombardo, indicato nelle scorse settimane da “Sicilia Vera” come candidato sindaco. Se il prossimo 10 giugno Roccalumera sarà costretta a scegliere tra il passato remoto e il passato prossimo è perché sono prevalsi solo gli egoismi di gruppo, visto che per brillare qualcuno ha lavorato solo per spegnere gli altri”. Ovvio il riferimento a Francesco Santisi, la cui candidatura non è stata mai condivisa dal movimento che fa riferimento all’onorevole Cateno De Luca, anche perché ritenuta espressione della politica del passato. “È stato all’amministrazione dal 1998, prima con Argiroffi, poi con Miasi e negli ultimi cinque anni da consigliere di minoranza ‘esterno’ – aggiunge Lombardo – e adesso non ha voluto proporre alcun nome diverso al suo o a qualcuno del suo gruppo. E ieri sera ha minacciato di abbandonare il tavolo non condividendo il nome di Briguglio”. Giuseppe Lombardo ha ribadito già da tempo come vada fatta una sola lista unitaria, rimarcando come nessuno possa usare “Sicilia Vera” come un pullman, da cui salire e scendere a seconda delle proprie mete da raggiungere. Un’altra stoccata all’ex vicesindaco dell’era Miasi, il cui tesseramento nel movimento deluchiano è stato annunciato ma mai formalizzato. Dunque il movimento rimarrà fuori dalla contesa per le amministrative del 10 giugno, a meno di una improbabile marcia indietro di Francesco Santisi. “Gener@azione 2.0”, dopo lo "shock" per il tradimento del suo ex leader Stracuzzi, aveva dato la propria disponibilità a sostenere una lista con a capo Giuseppe Briguglio. “Se ci stavano gli altri noi non avremmo avuto problemi ad appoggiarlo, aveva la nostra stima e la nostra fiducia già espressa quando il suo nome era stato sussurrato un mese fa” – spiega Luigi Carnemolla. “Adesso noi restiamo ai margini, il gruppo per intero resta fuori e ognuno è libero di appoggiare chi vuole”.