Sabato 23 Novembre 2024
No all'adesione alla definizione agevolata: troppe incertezze sulle conseguenze


Rottamazione quater, Sant’Alessio non fa i conti e boccia le agevolazioni per i cittadini

di Andrea Rifatto | 01/08/2023 | POLITICA

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L'aula ha detto no con il voto della maggioranza

Nessuna agevolazione per i contribuenti di Sant’Alessio Siculo tramite la “Rottamazione quater”, la definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento inferiori a 1.000 euro e degli accertamenti esecutivi notificati dall’1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022 per i tributi locali e le sanzioni per violazioni al codice della strada, che consente di estinguere le pendenze versando al Comune solo la quota capitale senza interessi, aggi e sanzioni. Il Consiglio comunale ha infatti bocciato la proposta con cinque voti contrari della maggioranza (assente Giovanni Saccà) e tre favorevoli dell’opposizione, che aveva presentato una mozione per aderire alla strumento. La proposta ha incassato i pareri contrari dell’Area Economico-Finanziaria e del revisore dei conti, che ha ritenuto possano esserci conseguenze negative sul risultato di amministrazione già in rosso, visto che interessi e sanzioni sono inseriti tra i residui attivi e considerando che l’ente è in piano di riequilibrio e dunque un minore incasso può incidere negativamente sulle casse. La minoranza ha evidenziato come la Rottamazione quater avrebbe permesso di andare incontro ai cittadini e recuperare delle somme e ha chiesto a quale cifra avrebbe dovuto rinunciare il Comune aderendo alla definizione agevolata. Importo che però non è stato calcolato per offrire un quadro più chiaro della situazione. 

Così la maggioranza, dopo aver chiesto una sospensione della seduta per riflettere sulla proposta, è tornata in aula decidendo di bocciarla, affidando le motivazioni al presidente del Consiglio Natale Ferlito che nella dichiarazione di voto ha spiegato come “sia stata una decisione tecnica e non politica, visti i pareri negativi e non avendo a disposizione l’importo al quale dovrebbe rinunciare l’ente per interessi e sanzioni, anche in virtù della situazione in cui versa il Comune sotto piano di riequilibrio finanziario”. Per l’opposizione il capogruppo Tina Cannavò ha espresso rammarico poiché la proposta non ha trovato accoglimento dalla maggioranza - ha affermato prima del voto - il nostro intento continua ad essere quello di essere vicini alla cittadinanza verso comportamenti virtuosi e questa ci sembrava una ulteriore possibilità in tal senso”. Un istituto, quello della definizione agevolata, che in linea generale viene condiviso anche dall’Amministrazione, tanto che il sindaco Domenico Aliberti ha fatto presente come incassare maggiori entrate consentirebbe di abbassare il Fondo crediti dubbia esigibilità senza un danno per l’ente, ma nel caso di Sant’Alessio si rischierebbe di creare un buco in bilancio non essendoci certezze in merito al numero di contribuenti che potrebbero aderire e ai tempi di pagamento, visto che sono consentite dilazioni di pagamento fino a 18 rate e fino al termine dei versamenti non potrebbe essere modificato il Fondo crediti dubbia esigibilità.


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