S. Teresa. Dal Bilancio 2016 spariscono i mutui: "Adesso riscuotere le tasse evase"
di Andrea Rifatto | 01/08/2016 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 01/08/2016 | POLITICA
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La seduta del Consiglio comunale
Drastica riduzione della previsione di accensione di nuovi mutui e innalzamento della capacità di riscossione dei crediti. Sono le principali novità del bilancio di previsione 2016-2018 del Comune di S. Teresa di Riva, approvato dal Consiglio comunale con i voti della maggioranza e del presidente Santino Veri (assenti Carmelina Rigano e Cristina Ferraro), mentre la minoranza, priva di David Trimarchi e Franco Brancato, ha espresso voto contrario. Secondo le nuove norme, al Previsionale 2016 è stato allegato il prospetto contenente le previsioni di entrate e uscite dei prossimi tre anni, che hanno portato l’Ente a redigere una programmazione pluriennale. Nello strumento finanziario il sindaco Cateno De Luca e la responsabile dell’Area finanziaria Rosaria Gambadoro hanno evidenziato come “la strategia di razionalizzazione delle spese di funzionamento del Comune ha garantito risultati soddisfacenti che saranno ulteriormente migliorati nel breve periodo con una concreta azione di internalizzazione di gran parte dei servizi ed è stata conclusa la radicale e complessiva azione di ricognizione della situazione debitoria e creditoria che ha comportato una complessa manovra finanziaria finalizzata al risanamento strutturale del’Ente e a velocizzare la riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie”. Per il 2016 sono state previste entrate di cassa per 32,6 milioni di euro, mentre le spese si attestano sui 27,8 milioni, con un fondo di cassa finale presunto di 4,8 milioni. Ad inizio esercizio è stato invece inserito un fondo di cassa di 556mila euro. La previsione di mutui è di 1,4 milioni, rispetto ai 20 milioni del 2015 che avevano fatto “gonfiare” il bilancio fino a 41 milioni. “La strada seguita è quella di un costante e continuo lavoro per combattere l’elusione e l’evasione dei tributi, per mantenere un’elevata qualità dei servizi senza ulteriori inasprimenti della pressione tributaria e anche per il 2016 prevediamo un recupero dell’elusione” – si legge ancora nel documento, nel quale sono stati previsti incassi per 1 milione 326mila euro derivanti da accertamenti Ici su aree edificabili per il periodo 2009-2013 e 1 milione per Tarsu-Tares per gli stessi anni. “Bisogna aumentare la capacità di riscossione altrimenti si crea un danno per l’ente in quanto i crediti non riscossi riducono la capacità di spesa corrente” – ha evidenziato in Consiglio il sindaco De Luca. “Notiamo che è stata data una sforbiciata ai mutui e ci chiediamo se vi è qualche idea per realizzare opere pubbliche” – si è limitata a far notare la minoranza tramite il consigliere Sebastiano Pinto. “La previsione di mutui è stata ridotta perché non si possono più programmare prestiti in base alla capacità di indebitamento ma con la nuova contabilità si possono prevedere opere che possono essere sostenute da un punto di vista finanziario” – ha subito replicato il primo cittadino -: in sostanza adesso si possono fare spese solo se si hanno le risorse a disposizione". Tra le 304 pagine del bilancio pluriennale 2016-2018 anche una nota curiosa: secondo De Luca e Gambadoro “vi è stato un notevole potenziamento e ampliamento dei servizi alla persona, dalle scuole, agli uffici comunali, alla biblioteca”. Peccato che quest’ultima sia chiusa da un anno.