S. Teresa-Fuveau, cambiano le regole ma rimangono le polemiche
di Andrea Rifatto | 08/09/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 08/09/2018 | POLITICA
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L'intervento di Scarcella in Consiglio
Il Comitato di gemellaggio tra S. Teresa e Fuveau è tornato in Consiglio comunale, ancora una colta tra le polemiche. Questa volta il passaggio in Aula ha avuto come obiettivo quello di modificare un articolo dello Statuto, approvato il 12 gennaio al culmine di un aspro scontro tra maggioranza e opposizione. Dopo le dimissioni di otto soci avvenute a maggio, la presidente del Comitato Marilena Stracuzzi si è vista infatti costretta a scrivere al sindaco facendo presente come l’organismo fosse impossibilitato ad operare per la mancanza del numero legale dei componenti l’Assemblea, il cui numero complessivo era stato fissato in minimo 15 e massimo 25. Per poter consentire al Comitato di deliberare, il Consiglio comunale ha quindi proposto… a sé stesso di portare il minimo a 10 e il massimo a 15. Soluzione approvata dagli otto consiglieri di maggioranza e su cui invece i tre di opposizione (assente Lucia Sansone) hanno votato contro. “Ancora una pagina triste per il Comitato di gemellaggio - ha commentato in Aula Giuseppe Migliastro per la minoranza – al suo interno non vi è spirito di fratellanza, sarebbe il caso di chiuderlo. Posso capire la riduzione del numero minimo, ma parchè anche il massimo visto che ci sono state parecchie richieste di adesione? Così si crea un gruppo elitario e non va bene”. Sulla stessa scia il capogruppo Antonio Scarcella: “Il Comitato non opera da due anni, così come è strutturato non funziona, meglio chiuderlo e farne uno nuovo. Dovrebbe essere un fiore all’occhiello e invece stiamo facendo brutta figura. Tra l’altro sono venuti alcuni ragazzi da Fuveau e non si sono rapportati con il Comitato”. Per il sindaco Danilo Lo Giudice “vi era un motivo oggettivo che non consentiva al Comitati di operare, l’organismo ha rappresentato una bella esperienza in questi anni e speriamo adesso di mettere un punto. Non ho gradito le dimissioni dei soci – ha evidenziato in Consiglio – avrei preferito un confronto ma non lo hanno voluto”. Secondo il primo cittadino le persone venute da Fuveau nei mesi scorsi non lo hanno fatto in forma ufficiale tanto da non esserne stato informato. Nei mesi scorsi, dopo l’approvazione del nuovo Statuto, sono state protocollate in municipio una ventina di richieste di adesione al Comitato di gemellaggio da persone vicine sia alla maggioranza che all’opposizione, ma finora non è noto quanti siano stati ammessi.