S. Teresa, i cinque anni di De Luca tra risparmi e maggiori debiti
di Gianluca Santisi | 11/05/2017 | POLITICA
di Gianluca Santisi | 11/05/2017 | POLITICA
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Il sindaco Cateno De Luca
Il sindaco di S. Teresa di Riva, Cateno De Luca, ha ottemperato all’articolo 4 del Dl 149/2011, che ha introdotto per i Comuni l’obbligo di redigere una relazione di fine mandato per descrivere le principali attività normative e amministrative svolte. La relazione, relativa al quinquennio 2012/2017 e corredata dalla certificazione del Collegio dei revisori dei conti, è stata trasmessa alla Sezione regionale della Corte dei conti lo scorso 28 aprile. Dal documento, innanzitutto, si evincono le modifiche alla struttura organizzativa dell’Ente. Si è passati dai 101 dipendenti del 2012 (69 a tempo indeterminato e 32 contrattisti) agli 89 dipendenti in forza all’ente locale al 31 dicembre 2016 (57 a tempo indeterminato e 32 contrattisti). Vengono poi passati in rassegna i vari settori. Secondo la relazione, l’Area tecnica evidenzia una carenza di organico: servirebbero, infatti, almeno ulteriori due unità di personale. Nel Settore Finanza e Tributi l’Amministrazione ha riscontrato una grande difficoltà nella capacità di riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie e al fine di ampliare la base imponibile e porre in essere una politica di lotta all’evasione fiscale è stato costituito un ufficio di staff con l’utilizzo di esperti esterni, che ha acconsentito di individuare gli utenti evasori sia per l’Ici/Imu sia per la Tari, con l’effettuazione di un censimento analitico degli utenti con l’invio della modulistica nel 2014 che ha consentito di individuare molti utenti evasori. “Un lavoro di notevole importanza –che ha consentito importanti incassi – ha scritto De Luca – è stato quello relativo all’accertamento e individuazione dei proprietari delle aree edificabili”. Inoltre, si è proceduto alla riduzione della spesa corrente “in modo strutturato ed endemico attraverso l’internalizzazione di servizi comunali, quali la pulizia degli edifici comunali, il trasporto scolastico e i parcheggi a pagamento. Altro risparmio è stato ottenuto attraverso le gestione in house del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che ha consentito una riduzione della tariffa e l’introduzione nel 2017 della tariffazione puntuale. Il risultato di maggior prestigio è quello ottenuto proprio in questo settore. Dal 4,73% di differenziata del maggio 2016 si è infatti passati al 76,62% del dicembre dello stesso anno, con picchi superiori all’80% negli altri mesi. Nella descrizione dell’attività amministrativa svolta vengono poi elencate le opere pubbliche realizzate o in fase di realizzazione, le politiche adottate per lo sviluppo del territorio (Prg, Pai, Pudm, Paes, Piano strategico, ecc…), le politiche sociali e i servizi scolastici. Dalla parte relativa alla situazione economico-finanziaria dell’Ente, si rileva come sia cresciuto, invece, l’indebitamento dell’Ente con un residuo del debito finale che è passato dai 2 milioni 985mila euro del 2012 ai 3 milioni 651mila euro del 2016. In lieve contrazione la popolazione residente, passata nell’arco degli ultimi cinque anni da 9.403 a 9.368: ciò ha determinato un rapporto tra debito residuo e popolazione residente passato da 317,50 a 389,79. La spesa per il personale è scesa dai 3 milioni 519mila euro del 2012 ai 2 milioni 724mila del 2016, con un’incidenza delle spese di personale sulla spese correnti passata dal 46,57% al 36,30%. Tra le azioni intraprese per contenere la spesa la gestione interna del sito internet istituzionale (risparmio triennale 4mila 531 euro), sistema di stampa centralizzato con noleggio di 12 fotocopiatori (risparmio quinquennale di 57mila 258 euro) e riduzione dei costi della politica con la rinuncia alle indennità di carica e gettoni di presenza (risparmio 600mila euro).